Il mondo si unirebbe per combattere una minaccia extraterrestre?

Le conversazioni private uno contro uno tra i leader americani e russi possono essere costruttive o possono rasentare la fantascienza. Non stiamo parlando dell’ombrosa discussione di due ore nei notiziari di questo mese, ma di quella avvenuta nel 1985 durante il vertice di Ginevra dell’era della Guerra Fredda, tra il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan e il premier sovietico Mikhail Gorbachev. Prendendosi una pausa dai negoziati sulla diplomazia internazionale e sulla corsa agli armamenti, i due leader e i loro interpreti hanno fatto una passeggiata nel parco del castello svizzero Maison de Saussure. Reagan chiese a bruciapelo a Gorbaciov se l’Unione Sovietica avrebbe aiutato gli Stati Uniti se mai fosse stata attaccata da invasori dallo spazio. “Non c’è dubbio”, rispose Gorbaciov.

Alieni? Abbiamo le spalle:

Nessuno sapeva di cosa si discutesse durante quella passeggiata lungo il Lago di Ginevra, fino a un’intervista del 2009 che ha riunito Gorbaciov, l’ex segretario di Stato George P. Shultz e il giornalista Charlie Rose.
Gorbaciov ha raccontato la storia di questo insolito accordo informale tra le due superpotenze, aggiungendo che dopo aver accettato di combattere gli aggressori alieni a fianco degli Stati Uniti, Reagan ha risposto: “Anche noi”.
Reagan amava citare l’ipotetica minaccia di un attacco alieno per sottolineare la necessità di cooperazione tra i Paesi, anche durante gli anni tesi della Guerra Fredda. Ne ha parlato più volte durante la sua presidenza, incluso un discorso del 1987 all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.