In che modo lo stress contribuisce agli attacchi di cuore?

Sorprendentemente, la connessione tra i livelli di stress emotivo e gli attacchi di cuore potrebbe non essere così evidente come si potrebbe credere. Sebbene sia certamente una buona idea ridurre i livelli di stress sia fisico che emotivo, lo scenario di subire un massiccio attacco di cuore immediatamente dopo un evento emotivamente stressante è molto probabilmente più un mito che un fatto. Lo stress in sé e per sé non crea una condizione cardiaca fatale.

Semmai, una certa quantità di stress fisico, sia esso l’esercizio fisico o legato al lavoro, può effettivamente essere benefico per la salute cardiovascolare. Più un muscolo viene stimolato o esercitato, più diventa forte. Una ragionevole quantità di stress fisico rafforza i muscoli cardiaci e dovrebbe ridurre la probabilità di infarti o altre malattie cardiache. Tuttavia, se un cuore indebolito o malato viene sovraccaricato di lavoro fisico eccessivo, può raggiungere un punto di fallimento. Lo stress fisico, tuttavia, non è generalmente considerato responsabile dell’indebolimento dei muscoli cardiaci o dell’aggravamento di una condizione cardiaca esistente.

Lo stress emotivo, d’altra parte, è spesso visto come un potenziale innesco per una coronaria. Ancora una volta, la connessione diretta tra il livello di stress emotivo di una persona e la propensione per una coronaria è nella migliore delle ipotesi tenue. Piuttosto, gli effetti dello stress emotivo possono indurre una persona a fare scelte di vita pericolose o pericolose per la salute che a loro volta possono aumentare la probabilità di attacchi di cuore più avanti nella vita.

Ad esempio, lo stress emotivo può indurre una persona a cercare conforto in una dieta estremamente malsana, accompagnata da uno stile di vita in gran parte sedentario. Sebbene lo stress in sé non danneggi direttamente il tessuto cardiaco, gli effetti cumulativi di cibi malsani e la mancanza di esercizio fisico potrebbero portare a arterie intasate e cattivo condizionamento cardiovascolare. È più probabile che queste condizioni contribuiscano alla formazione di pericolosi coaguli di sangue o a un indebolimento del muscolo cardiaco stesso e che alla fine portino a problemi cardiaci e ictus.

Lo stress potrebbe anche indurre alcune persone a impegnarsi in altri comportamenti ad alto rischio, come il consumo eccessivo di alcol, il fumo di sigaretta o il gioco d’azzardo abituale. In combinazione con una personalità volubile o difensiva, una persona potrebbe ritrovarsi a rifiutarsi di cercare un aiuto medico professionale. Ciò potrebbe significare che i segnali di allarme vitali per le malattie cardiache potrebbero rimanere non diagnosticati e non trattati, il che a sua volta potrebbe portare ad attacchi di cuore se il modello di vita distruttivo continua incontrollato.

Sebbene non si possa affermare con certezza che lo stress fisico o emotivo contribuisca direttamente agli attacchi di cuore, è abbastanza certo che evitare le scelte di vita distruttive che lo stress può innescare è un buon modo per ridurre la possibilità di una coronaropatia in futuro.