Quali sono le cause della sindrome di Renfield?

La causa della sindrome di Renfield è in gran parte incerta. La rarità della sindrome, combinata con la sua mancanza di riconoscimento formale come diagnosi clinica, rende la condizione difficile da studiare a fondo. Richard Knoll, il primo psicologo a studiare veramente la sindrome, credeva che la condizione derivasse da un trauma infantile. Oggi molti psicologi credono che sia una complicazione della schizofrenia o una forma di devianza sessuale.

Ci sono alcune prove che i traumi infantili svolgano un ruolo significativo nello sviluppo della sindrome di Renfield. Diversi casi di studio di persone con vampirismo clinico riportano la morte violenta di una persona cara durante la prima infanzia. Solo in pochissimi di questi casi il bambino ha effettivamente assistito alla morte. Tuttavia, questi individui erano affascinati da molte cose legate alla morte, in particolare al sangue e ai cadaveri.

Al contrario, quei soggetti affetti dalla sindrome di Renfield che sono passati dall’ossessione per il sangue alla violenza reale mostrano chiari indicatori di schizofrenia. I deliri sono comuni nel vampirismo clinico. La spersonalizzazione delle vittime si verifica spesso così come il pensiero generalmente disorganizzato. Gli individui con questa sindrome hanno anche problemi a pensare in modo simbolico e possono lasciare che il sangue nel tentativo di dimostrare che loro o le loro vittime esistono realmente.

Poiché c’è chiaramente un aspetto sessuale nella sindrome di Renfield, può essere appropriata la classificazione della condizione come una forma di devianza sessuale. Quelli con questa sindrome sperimentano universalmente l’eccitazione sessuale alla vista o al gusto del sangue. Il sadismo sessuale è estremamente comune in questi individui così come le fantasie di stupro. Anche la necrofilia e i rituali di masturbazione autolesionistici sono frequentemente osservati in quelli con Renfield.

Mentre sarebbe facile credere che la sindrome di Renfield sia il risultato della narrativa popolare sui vampiri, gli esempi di vampirismo clinico precedono il genere. Si ritiene che Dracula di Bram Stoker, in gran parte considerato il romanzo pioniere del genere, sia stato in realtà influenzato da un testo psicologico con una breve descrizione della sindrome. Il collegamento psicologico e immaginario è arrivato al punto di partenza quando Richard Knoll ha reso omaggio a Stoker nominando la sindrome come un personaggio del suo romanzo.

Ci sono chiare distinzioni tra coloro che soffrono della sindrome di Renfield e gli individui che hanno sviluppato un’ossessione clinica per i vampiri. Sebbene entrambe le condizioni possano presentarsi con le delusioni, l’ossessione per il sangue reale è una caratteristica di Renfield. Quelli con ossessioni influenzati dalla cultura popolare tendono a concentrarsi maggiormente sugli stereotipi immaginari comuni delle capacità fisiche e dello stile di vita di un vampiro.