Afrodite (Venere nella mitologia romana) è meglio conosciuta come la dea greca dell’amore, una delle dodici divinità che vivevano sul monte Olimpo. In verità, non è solo una dea dell’amore, ma anche del desiderio sessuale, dell’erotismo e del potere femminile. Le origini della dea risalgono probabilmente alla dea semitica Ishtar o Astarte, e il suo regno in Grecia potrebbe essere iniziato con il suo culto tra i fenici.
Molti di coloro che studiano l’emergere degli dei e delle dee greche suggeriscono che le tribù nomadi e conquistatrici tendessero a portare il loro particolare dio o dea in un’area e quindi a creare una relazione tra il loro dio (di solito un dio della tempesta o del tempo) con la dea locale. Questo spiega le molte relazioni extraconiugali di Zeus con la madre locale o le dee del raccolto. L’origine di Afrodite è in qualche modo diversa, perché era probabilmente una dea centrale, Ishtar/Astarte assorbita gradualmente nella tradizione greca.
Sebbene Zeus sia il sovrano del Monte Olimpo, il rapporto di Afrodite con lui è come una zia. Mentre Zeus era figlio di Crono, Afrodite è in modo particolare la figlia di Urano. Si dice che sia emersa dalla schiuma del mare causata dalla castrazione di Urano da parte di Crono. Questo la rende in qualche modo superiore a, o almeno alla pari con Zeus, ma lei si rimette a lui, o le viene data una provincia speciale sull’amore, la bellezza e l’erotismo.
Non esita, tuttavia, a ignorare il proprio matrimonio con Efesto, il fabbro fabbro degli dei e fratello di Zeus. In effetti è costantemente allineata con Ares e ha una relazione continua con lui. In un racconto, Efesto scopre la relazione e crea una trappola con rete per catturare i due amanti, cosa che riesce. Gli dei sembrano quindi ridere di Afrodite e Ares in una posizione molto compromettente.
Nella mitologia greca, Afrodite è spesso vista come capricciosa e ingannevole, forse come lo stesso amore sessuale, una cosa non esattamente degna di fiducia. Lei è la causa della guerra di Troia. Quando gareggia con Era e Atena per essere nominata la dea più bella, secondo il giudizio di Paride, gli promette l’amore della donna più bella del mondo. Sfortunatamente questa donna è Helen, che è già sposata. Mantiene la sua promessa, che condanna Troy.
Troverai numerose raffigurazioni di Afrodite sia nell’arte moderna che in quella antica. Forse il più riconoscibile di tutti è l’opera di Botticelli del XV secolo, La nascita di Venere, in cui la dea è vista sorgere nuda dal mare su una conchiglia aperta. In molte rappresentazioni artistiche, siano esse dipinte, disegnate o scolpite, Afrodite è raffigurata senza vestiti. In quanto tale, rappresenta la libertà sessuale e la sfacciataggine, per le quali è stata lodata o censurata.