La ricerca psicologica sembra indicare che l’autostima e la personalità sono strettamente intrecciate. I tipi di personalità sono spesso misurati secondo il modello a cinque fattori, noto anche come Big Five. I Big Five sono un modello di personalità basato su cinque caratteristiche chiave della personalità, come suggerisce il nome. Gli studi hanno trovato una correlazione tra bassa autostima per quelle persone che ottengono un punteggio negativo e alta autostima per coloro che ottengono un punteggio positivo, secondo il modello di personalità dei Big Five. Questi studi indicano anche una forte associazione tra depressione e bassa autostima. Le idee sull’autostima e sulla personalità sembrano essere basate sulle nozioni della società di comportamento buono e cattivo.
Si ritiene generalmente che la personalità sia il modello duraturo di pensiero, emozione e comportamento di una persona. I Big Five sono diventati un modello di personalità ampiamente riconosciuto negli anni ‘1980 e ‘1990 e gli studi sui Big Five sono stati condotti in 56 nazioni e 29 lingue. I cinque tratti della personalità sono coscienziosità, gradevolezza, nevroticismo, apertura ed estroversione.
Per ricordare i Big Five, la gente pensa spesso alla parola canoa. La coscienziosità si riferisce all’affidabilità, all’organizzazione e alla disciplina, mentre la gradevolezza indica gli atteggiamenti di una persona nei confronti delle altre persone, inclusa la capacità di empatizzare, fidarsi ed essere utile. La stabilità emotiva, il senso di sicurezza e la soddisfazione personale sono considerate misure dei livelli di nevroticismo. L’apertura rappresenta i livelli di immaginazione, intelletto e indipendenza. L’estroversione si riferisce alla capacità di essere socievoli e affettuosi.
Gli studi psicologici basati sul modello della personalità dei Big Five hanno trovato una correlazione tra autostima e personalità. L’autostima è spesso definita come la valutazione da parte di una persona del proprio valore come essere umano. Non sorprende che le persone che dicono di essere coscienziose, piacevoli, non nevrotiche, aperte a nuove esperienze ed estroverse abbiano livelli più alti di autostima. Al contrario, le persone disattente, disorganizzate, sospettose, autocommiseranti, conformiste e riservate hanno generalmente livelli più bassi di autostima.
Le persone spesso vedono l’autostima come una nozione intrinseca di autostima che non varia troppo. Gli studi sembrano indicare, tuttavia, che la salute mentale influisce sui livelli di autostima. Si è scoperto che le persone depresse hanno livelli più bassi di autostima, quindi sembrerebbe che un trattamento efficace della depressione possa aumentare i livelli di autostima.
Ancora più importante, sembrerebbe che le definizioni di autostima e personalità si basino su alcuni valori preferiti dalla società e dagli esperti di psicologia, piuttosto che su un senso personale di valore. Ad esempio, una persona organizzata e disciplinata è apprezzata sul posto di lavoro e nella società in generale, mentre una persona disorganizzata e impulsiva non lo è. Anche una persona calma, con un sicuro senso di sé è apprezzata nella società, mentre una persona ansiosa, insicura, che si autocommisera non lo è.