La curva dell’oblio è un grafico che illustra come dimentichiamo le informazioni nel tempo. Fu formulato nel 1885 da Hermann Ebbinghaus, che condusse esperimenti su se stesso per capire per quanto tempo la mente umana conserva le informazioni nel tempo. Ebbinghaus ha scoperto che dimentichiamo rapidamente metà di ciò che abbiamo appreso nella prima ora e che il nuovo materiale deve essere rivisto periodicamente nel tempo per essere stabile nella memoria. La curva dell’oblio di Ebbinghaus è stato un passo avanti pionieristico nella comprensione della memoria umana.
Ebbinghaus è stato uno dei più importanti psicologi del suo tempo, che ha utilizzato processi scientifici per studiare la capacità della mente di conservare e dimenticare le informazioni. Ha usato se stesso come soggetto di prova e ha iniziato a sperimentare la propria capacità di raccogliere informazioni creando un set di 2,300 parole di tre lettere senza significato da memorizzare come “zof”. Il suo obiettivo nella scelta di queste parole era scoprire quanto bene potesse ricordare informazioni che non avevano alcun significato o rilevanza per lui in alcun modo. Ha studiato elenchi multipli di queste parole e ha testato il suo ricordo di esse a diversi intervalli di tempo per un periodo di un anno.
I risultati dei suoi esperimenti hanno fornito alla comunità scientifica numerose intuizioni sulla natura esponenziale della conservazione della memoria. La formula per esso è R = e^(-t/s), dove t e s stanno per il tempo trascorso dall’apprendimento e dalla forza della memoria, rispettivamente, e R sta per la ritenzione della memoria. Pubblicò un articolo che descriveva la curva dell’oblio nel 1885 intitolato “Memoria: un contributo alla psicologia sperimentale”. I risultati degli esperimenti sono stati tracciati per formare la curva di dimenticanza di Ebbinghaus, che ha rivelato come le informazioni vengono dimenticate nel tempo. Questa curva è anche conosciuta come la curva dell’oblio di Ebbinghaus, l’effetto Ebbinghaus e la funzione dell’oblio di Ebbinghaus.
Secondo le sue scoperte, le persone dimenticano il 40% di ciò che imparano dopo i primi 20 minuti e conservano solo il 30% delle informazioni dopo sei giorni. Dopo un periodo di tempo, l’oblio raggiunge un plateau e la velocità con cui le persone dimenticano diventa più lenta. Ciò indica che i dati archiviati nella memoria a lungo termine sono relativamente stabili. Ebbinghaus ha anche scoperto come la ripetizione aumenta la quantità di informazioni conservate e come ogni ripetizione aumenta l’intervallo di tempo prima che fosse necessaria la ripetizione successiva.
La sua ricerca pionieristica ha svelato molte altre intuizioni sulla natura della memoria. Ha scoperto quanto sia difficile per la mente conservare informazioni che non hanno un vero significato per una persona. Ha anche mostrato che una persona può avere maggiore successo nel migliorare il ricordo se la revisione del nuovo materiale è distribuita e che è più facile reimparare il materiale la seconda volta rispetto alla prima volta. Sebbene questa ricerca sia molto antica, le intuizioni fornite dalla curva dell’oblio di Ebbinghaus sono ancora utilizzate dagli psicologi oggi.