Situato all’interno del cervello si trova un insieme di strutture denominate collettivamente sistema limbico. Giocando un ruolo principale nell’emozione e nella motivazione, gli organi principali includono l’ipotalamo, l’amigdala e l’ippocampo. Le parti sono disposte in una rete ad anello, interconnessa, situata nella parte superiore del tronco encefalico. Comunica con la corteccia prefrontale ed è anche chiamato “cervello emotivo”.
La struttura del sistema limbico si sviluppa durante il periodo di crescita embrionale da una forma precoce del cervello anteriore nota come telencefalo. La maturazione del tubo neurale stabilisce il sistema nervoso centrale, costituito dal cervello e dal midollo spinale. Il telencefalo diventa il cervello in cui sono alloggiate le strutture del sistema limbico.
L’ipotalamo garantisce l’equilibrio omeostatico, necessario per mantenere e regolare la temperatura corporea, la pressione sanguigna e il metabolismo. Mentre l’amigdala determina la rilevanza della paura, questa struttura del sistema limbico genera risposte fisiologiche come un cuore che corre, la sudorazione e un aumento della frequenza respiratoria. È una reazione protettiva a una minaccia percepita che consente comportamenti salvavita.
Associata a condizioni di ansia come disturbo di panico e fobie, l’amigdala è particolarmente coinvolta nella produzione della paura. Al suo interno sono memorizzati ricordi di reazioni a eventi spaventosi, che possono causare disturbi mentali. Questa piccola coppia di organi a forma di mandorla situata nella parte inferiore dell’anello caudato è responsabile della risposta di “lotta o fuga”.
Importante nel processo di apprendimento, l’ippocampo è in grado di consolidarsi, collegando un’immagine fisica alla memoria per consentirne il recupero. Fino a quando ciò non accadrà, la memorizzazione delle informazioni è breve. La struttura dell’ippocampo del sistema limbico è principalmente coinvolta nell’apprendimento effettivo di un’abilità o di un compito; non è il luogo di conservazione permanente. Altre aree del cervello sono responsabili di questo, come la corteccia.
Le condizioni psichiatriche sono state collegate al danno della struttura del sistema limbico. Nei pazienti schizofrenici, ad esempio, diverse aree tra cui l’ippocampo e l’amigdala sono significativamente più piccole del normale. La schizofrenia è un disturbo mentale che causa problemi di pensiero, percezione e capacità cognitive.
L’allargamento ventricolare indica una carenza di tessuto cerebrale che è anche collegata alla demenza, come nella malattia di Alzheimer. Nella malattia di Alzheimer, la degenerazione del tessuto cerebrale inizia nell’ippocampo, influenzando la memoria e la cognizione. I ricercatori ritengono che le persone con schizofrenia possano nascere con anomalie o che si siano verificate durante la prima infanzia. Coloro che soffrono di Alzheimer hanno gradualmente sviluppato alterazioni cerebrali nel tempo, in genere molto più tardi nella vita.