La teoria di Gaia è un’ipotesi scientifica che ebbe origine con il Dr. James Lovelock negli anni ’60. Lovelock sostiene che la terra e la sua composizione fisica, come le sue proprietà geologiche e chimiche, sono legate agli ecosistemi del mondo e che la loro coesistenza influenza, se non governa completamente, le circostanze geologiche, chimiche e biologiche, compreso il clima, di la terra. Molti paragonano la teoria di Gaia alla comprensione della terra come un singolo organismo. Originariamente riferito all’ipotesi di Gaia, l’idea di Lovelock da allora è stata designata la teoria di Gaia, grazie alla sua capacità di aiutare a prevedere alcuni dei comportamenti della terra.
Gli scienziati sanno che la maggior parte dei processi della terra sono complessi e interagiscono tra loro. Lovelock afferma che tutti gli ecosistemi della terra interagiscono tra loro, ciascuno formando una componente vitale della struttura della terra e regolando la terra. Questo, sostiene Lovelock, è il modo in cui i diversi processi della terra, biologici, geologici, chimici o climatici, rimangono stabili.
Ogni processo esiste sia in se stesso, in relazione ad altri processi, sia in relazione alla terra nel suo insieme. Ad esempio, l’idrogeno scomparirebbe dall’atmosfera terrestre se non fosse per alcuni gas prodotti biologicamente, come il metano. Se non fosse per alcuni organismi viventi, la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera aumenterebbe a circa 30 volte il suo livello attuale, causando un maggiore effetto serra, aumentando la temperatura dell’atmosfera terrestre e alterando la sua composizione chimica e rendendo la terra molto meno adatta agli organismi viventi.
Lovelock afferma che la temperatura superficiale quasi costante della terra supporta la teoria di Gaia in un altro modo. L’energia del sole è aumentata del 30% da quando è iniziata la vita, il che avrebbe dovuto anche aumentare la temperatura atmosferica della terra e cambiare la sua composizione chimica. L’unica principale fonte non biologica dell’anidride carbonica necessaria per l’effetto serra, un fenomeno che contribuisce in modo sostanziale alla temperatura terrestre, proviene dall’attività vulcanica, che è imprevedibile, sporadica e incapace di autoregolarsi.
La composizione chimica dell’atmosfera terrestre dovrebbe, dal punto di vista chimico, essere instabile e in evoluzione. L’ossigeno dovrebbe combinarsi con numerosi altri gas, mentre il metano sarebbe instabile e dovrebbe bruciare in un ambiente così ricco di ossigeno. Lovelock postula che solo attraverso la regolamentazione da parte degli organismi viventi tutti i processi della Terra possono continuare e rimanere così costanti.