Qual è l’origine del termine “Le cose cadono a pezzi”?

“Things Fall Apart” si riferisce molto spesso a una citazione dal poema di William Butler Yeats, “The Second Coming”, pubblicato nel 1920. Si riferisce anche al romanzo omonimo scritto dallo scrittore nigeriano Chinua Achebe e pubblicato nel 1958 Capire cosa significa la frase è più facile se vista nel contesto di un campionamento più ampio della poesia: “Le cose cadono a pezzi; il centro non può reggere:/Semplice anarchia è scatenata sul mondo”.

“The Second Coming” è in parte la visione di Yeats della prossima fine del cristianesimo, essenzialmente la fine di un’era di 2,000 anni. Le persone possono citare la frase per esprimere le loro preoccupazioni sull’aumento della violenza nel mondo, per fare riferimento alla poesia o per suggerire che il mondo è immerso nell’anarchia.

Tuttavia, per Yeats, questa è “semplice” anarchia, suggerendo quasi un atteggiamento di laissez-faire. “Le cose cadono a pezzi” si traduce in un’anarchia che non può essere fermata. C’è una stanchezza del mondo implicita in “semplice” che suggerisce la forza inarrestabile del cambiamento.
Il grande lavoro di Achebe, Things Fall Apart, parla del cambiamento della società nigeriana quando entra in collisione con la società europea. Uno dei temi ricorrenti del romanzo è la percezione dei personaggi e dell’autore che il destino è spesso predeterminato con risultati caotici. Inoltre, i nigeriani perdono il loro senso del centro poiché varie nuove opinioni e/o leggi influenzano la società Igbo. Alla fine la società Igbo arriverà alla fine virtuale.

I critici sostengono che Achebe sceglie il titolo in riferimento specifico al poema. Tuttavia, Achebe non sta discutendo della morte del cristianesimo, ma piuttosto del caos portato nella società Igbo dall’incursione europea/cristiana.
Le righe finali di “The Second Coming” suggeriscono la nascita dell’anticristo. “Quale bestia rozza, le sue ore vengono finalmente intorno/Si china verso Betlemme per nascere?” Per Yeats, che ha visto il mondo in segmenti di 2,000 anni, questo non è del tutto negativo nel contesto. Esprime piuttosto l’immaginazione su ciò in cui sarà composto il nuovo mondo e conclude che sarà forse animalesco o crudele, quindi la bestia ruvida.

Per Achebe, il romanzo si conclude con la fine della società Igbo e la morte del protagonista. Di fronte al caos causato dall’incursione del cristianesimo, Okonkwo diventa un assassino e poi si impicca. Il suo mondo è letteralmente andato in pezzi e la bestia rude che alza la testa nella società nigeriana non è anticristiana, ma specificamente cristiana. Così, il riferimento a una poesia europea in Things Fall Apart può essere visto come un’ironia.