La Ribellione dei Boxer fu una violenta rivolta in Cina avvenuta all’inizio del XX secolo. Sebbene la ribellione alla fine non abbia avuto successo, ha innescato una serie di riforme nella società cinese, aprendo infine la strada alla modernizzazione della Cina. A quel tempo, molte persone consideravano i partecipanti alla Ribellione dei Boxer come pericolosi parvenu, anche se dopo l’ascesa del comunismo in Cina, il governo in seguito elogiò gli orchestratori della ribellione per le loro attività.
Le radici della Ribellione dei Boxer risiedono nella “scultura del melone cinese” orchestrata dalle potenze occidentali alla fine del 1800. Dopo essere stata attaccata dall’impero Meiji del Giappone, la Cina era estremamente vulnerabile, ed è stata invasa da rappresentanti di governi stranieri, che hanno iniziato a costruire ferrovie, controllare varie province e essenzialmente garantire una forte “sfera di influenza” in Cina, che molte nazioni visto come un luogo potenzialmente molto redditizio per fare affari.
Comprensibilmente, i cinesi non erano affatto entusiasti di questo stato di cose e numerose organizzazioni anti-straniere sorsero in Cina per lavorare contro gli stranieri in Cina. Una di queste organizzazioni era la Society of Right and Harmonious Fists, un’organizzazione contadina antimperialista che divenne nota come Boxers dagli occidentali, a causa del vasto programma di arti marziali praticato dai suoi membri.
Nel 1898, i Boxers iniziarono a ribellarsi nel nord della Cina, tentando di espellere gli stranieri dalla Cina. Hanno attaccato diplomatici, uomini d’affari e altri stranieri e hanno anche messo gli occhi sui missionari cristiani. I cristiani cinesi furono anche assaliti dai Boxer, che ritenevano che i cinesi cristiani avessero chiaramente ceduto alle influenze straniere. Nel 1900, i Boxer avevano invaso Pechino, uccidendo migliaia di stranieri e cristiani nella loro campagna per liberare la Cina dalle influenze occidentali.
La ribellione dei Boxer fu domata grazie alla cooperazione di diverse potenze occidentali, tra cui Germania, Stati Uniti, Giappone, Russia e Francia. Ovviamente, molte di queste nazioni avevano un interesse personale nel porre fine alla ribellione dei Boxer, e sono state senza dubbio compiaciute delle diffuse richieste di riforma e cambiamento sulla scia della loro vittoriosa azione militare contro i Boxer. Dopo la ribellione, furono ordinate riparazioni a varie potenze straniere, insieme all’esecuzione di alti funzionari cinesi sospettati di coinvolgimento nella Ribellione dei Boxer.