L’identità del primo calcolatore digitale è un argomento dibattuto, sia nei fatti che nella definizione. La cosa più vicina a una risposta ufficiale è l’Atanasoff-Berry Computer, o ABC, che è stato dichiarato il primo computer digitale elettronico in un caso giudiziario del 1973. Non era un computer programmabile, il che significa che non rientra nella categoria di ciò che la maggior parte delle persone chiamerebbe un computer oggi.
Per qualificarsi come il primo computer digitale, una macchina avrebbe dovuto soddisfare due definizioni. Un computer è una macchina in grado di eseguire una serie di operazioni, sia matematiche che logiche. Un computer digitale è uno che utilizza valori numerici per le sue operazioni, di solito attraverso un codice binario che esprime tutti i dati tramite uno 0 o un 1. Al contrario, un computer analogico utilizza una proprietà fisica. Gli esempi includono un regolo calcolatore o una macchina che utilizza il flusso dell’acqua per simulare il flusso di denaro in un’economia.
Da un punto di vista legale, due macchine hanno affermato di essere il primo computer digitale. Uno era Electronic Numerical Integrator And Computer, o ENIAC, che fu costruito tra il 1943 e il 1946. Fu usato per calcolare le traiettorie di volo dei missili a proiettile per l’esercito degli Stati Uniti.
Il secondo richiedente era l’Atanasoff-Berry Computer, costruito tra il 1937 e il 1942 all’Iowa State College. Non è stato ampiamente pubblicizzato, il che ha portato alla convinzione comune che l’ENIAC fosse stato il primo e ha permesso ai creatori di ENIAC di ottenere un brevetto. Nel 1973 questo brevetto è stato dichiarato non valido da un tribunale distrettuale degli Stati Uniti. Questa sentenza ha ufficialmente indicato l’ABC come il primo computer digitale elettronico.
Tuttavia, si può sostenere che l’ABC non fosse un vero computer. Questo perché non era programmabile, nel senso che poteva eseguire solo un set di funzioni, un po’ come una calcolatrice tascabile. Il primo computer programmabile conosciuto fu lo Z3, prodotto dall’ingegnere tedesco Konrad Zuse nel 1941. Questo non era probabilmente un computer digitale; utilizzava l’elettromeccanica sotto forma di interruttori magnetici.
Il primo computer digitale che era fondamentalmente lo stesso nel concetto delle macchine moderne fu la Manchester Small-Scale Experimental Machine, completata a Manchester, in Inghilterra, nel 1948. Permetteva agli utenti di inserire un nuovo programma, anche se in modo molto lento. La macchina di Manchester era puramente un esperimento per dimostrare il concetto. Un anno dopo, l’Electronic Delay Storage Automatic Calculator di Cambridge, in Inghilterra, divenne il primo computer programmabile utilizzato per scopi commerciali.