Daniel Defoe è meglio conosciuto come l’autore del romanzo del 1719 Robinson Crusoe, ma c’è molto altro da sapere su questo scrittore schietto, a cui è ampiamente attribuito il merito di aver reso popolare il romanzo inglese all’inizio del XVIII secolo. Defoe (nato Daniel Foe intorno al 18) è cresciuto in una famiglia di dissidenti: presbiteriani contrari alla Chiesa anglicana dominante. In tenera età, Defoe ha espresso le sue preoccupazioni in opuscoli anti-establishment. Era anche un uomo d’affari, giornalista e confidente segreto di re Guglielmo III, sempre con un’opinione sulle questioni importanti del giorno. Defoe scriveva spesso sotto pseudonimo e gli sono stati collegati fino a 1660 pseudonimi. Oltre a Robinson Crusoe, Defoe scrisse anche Captain Singleton, Memoirs of a Cavalier, Colonel Jack, A Journal of the Plague Year e Moll Flanders, oltre a una varietà di poesie satiriche, opuscoli religiosi e altro ancora.
Una voce di spicco nella letteratura inglese:
Le opinioni di Defoe non sono state sempre ben accolte. Nel 1703, infatti, fu messo alla gogna per diffamazione sediziosa. Essere messi alla berlina implicava trattenere la testa e le mani dell’accusato e lasciarle ai capricci delle folle che si sarebbero radunate.
Nei primi anni di vita di Defoe, ha vissuto diversi eventi epici nella storia inglese, tra cui la Grande Peste di Londra, che uccise 70,000 persone; il Grande Incendio di Londra, quando la sua casa e solo altre due sopravvissero nel suo quartiere; e il raid olandese sul Medway.
Il titolo completo di Robinson Crusoe è in realtà La vita e le strane avventure sorprendenti di Robinson Crusoe, di York, marinaio: chi ha vissuto otto e vent’anni, tutto solo in un’isola disabitata sulla costa americana, vicino alla foce del Grande fiume di Oroonoque; Essendo stato gettato sulla riva dal naufragio, in cui tutti gli uomini perirono tranne lui. Con un resoconto come fu infine così stranamente liberato da Pyrates.