La percezione dello spazio, o la consapevolezza della posizione di una persona rispetto ad altri oggetti che occupano lo stesso ambiente, è influenzata da una moltitudine di fattori, inclusi i cinque sensi percepiti attraverso gli organi di senso, l’equilibrio e la gravità. Odori, viste, esperienza tattile e suoni si fondono insieme per creare una percezione unificata dello spazio che consente alle persone di orientarsi verso il mondo e forgiare una comprensione della realtà. Anche la frase colloquiale “abbastanza vicino da assaggiarlo” suggerisce che i sensi gustativi possono anche influenzare il modo in cui si percepisce lo spazio. Inoltre, gli psicologi ritengono che la psiche sia un altro fattore che migliora la percezione dello spazio, consentendo alle persone di riempire dettagli su ciò che non può essere sperimentato o confermato immediatamente con i sensi concreti; questo è il caso della percezione di un oggetto come tridimensionale. La tridimensionalità non può essere vista con gli occhi, che sono binoculari e non vedono le tre dimensioni di un oggetto senza che una persona ruoti la posizione o ruoti un oggetto stesso e ricordi i lati dell’oggetto che non si vedono al momento.
Si ritiene che la percezione visiva, che si basa sulle retine degli occhi per percepire ciò che si vede, sia il fattore principale che influenza la percezione dello spazio. Larghezza, altezza, profondità e forme sono tra le caratteristiche determinate dalla vista. Gli occhi notano anche quali oggetti nello spazio occupano determinati piani; gli oggetti possono essere verticali rispetto allo spettatore, orizzontali o sagittali. I fisici citano la gravità come un’influenza che influenza la vicinanza di un oggetto a un piano.
Sight consente agli spettatori di mappare se la loro posizione è sopra, sotto o accanto a punti di riferimento nello spazio. Inoltre aggiunge colore a ciò che viene percepito nell’ambiente. Infine, questa principale fonte di percezione dello spazio consente di notare le interazioni tra i vari oggetti.
Il secondo fattore più importante nella percezione dello spazio, secondo gli studi, è il senso dell’equilibrio, o equilibrio. Anche in condizioni di scarsa illuminazione o in uno stato di completa cecità, l’equilibrio può consentire di determinare in che direzione si trova l’alto o il basso o dove si trovano la terra e il cielo rispetto al corpo. La capacità di mantenere l’equilibrio e rimanere fermi può limitare le illusioni e le distorsioni nella percezione dello spazio. Al contrario, l’esperienza cinestetica del movimento del corpo può far apparire gli oggetti nello spazio più piccoli o più grandi.
La percezione olfattiva e la percezione uditiva dipendono dall’olfatto dal naso e dalle orecchie che sentono quanto sono vicini o lontani gli oggetti. Nel caso dell’esperienza uditiva, stranezze come echi e suoni smorzati possono rivelare dettagli unici sull’ambiente. Anche quando tutti i sensi lavorano insieme alla gravità, alla psiche e all’equilibrio per creare consapevolezza spaziale, gli scienziati dicono che le persone devono ancora giudicare, correggere e analizzare costantemente gli stimoli per verificare che la loro percezione sia affidabile.