Saturno è un gigante gassoso nel sistema solare esterno, appena oltre l’orbita di Giove. È famoso per i suoi grandi e bellissimi anelli e per le numerose lune, inclusa una con la sua atmosfera, Titano. Saturno orbita a circa 9 AU (distanza Sole-Terra) dal Sole, compiendo una rivoluzione ogni 29.5 anni. Il giorno della settimana Sabato prende il nome da Saturno. Prende il nome dal dio romano Saturno, padre di Giove. Saturno può essere visto come una stella giallastra ad occhio nudo, ma per vedere i suoi anelli ci vuole un binocolo o un telescopio.
Saturno è il pianeta più oblato del sistema solare, ovvero il suo diametro è circa il 10% maggiore della distanza tra i suoi poli. Ciò è dovuto a una combinazione di bassa densità, rotazione rapida e stato gassoso. Come tutti gli altri giganti gassosi, Saturno è composto principalmente da idrogeno. Ha un nucleo roccioso che include idrogeno metallico. Tracce di ammoniaca, acqua, ammonio e cristalli di idrosolfuro sono sospese nella sua atmosfera.
L’astronomo olandese Christiaan Huygens fu il primo ad osservare definitivamente gli anelli di Saturno, nel 1655. Galileo Galilei li ha osservati in precedenza ma li ha chiamati “orecchie” ed era perplesso quando sarebbero svaniti quando sarebbero diventati perpendicolari dalla prospettiva della Terra. Saturno ha molti anelli e molti spazi tra di loro, il più grande chiamato Divisione Cassini, dopo Giovanni Cassini che per primo scoprì la discrezione degli anelli.
Nel 2004, un’astronave che porta il nome di Cassini, l’orbita Cassini, è arrivata a Saturno e poco dopo ha lanciato una sonda, Huygens, nell’atmosfera di Titano. Questo è stato il primo oggetto artificiale ad atterrare su un corpo esterno del sistema solare e inviare osservazioni. Ha continuato a trasmettere per 45 minuti dopo una discesa di 2 ore e mezza attraverso la densa atmosfera di Titano fino alla superficie. Ha inviato immagini di mari di idrocarburi, che gli scienziati si aspettavano fortemente che sarebbero stati lì. Titano è di grande interesse per gli scienziati perché è visto sia come un potenziale futuro obiettivo di colonizzazione che come un possibile portatore di vita esotica.