Bakelite®, un materiale plastico di colore ambrato, è il nome commerciale della resina fenolo-formaldeide inventata dal chimico belga-americano Leo Hendrik Baekeland. È conosciuta come una delle prime plastiche sintetiche, derivata dal metanolo e dal catrame di carbone. Un tempo aveva un’ampia varietà di usi, oggi viene utilizzato principalmente per cose come gioielli vintage e da collezione, palle da biliardo, pezzi di giochi da tavolo e riviste di armi da fuoco.
Nel 1907, Baekeland stava cercando un sostituto più durevole per gommalacca e gomma dura. Sperimentando con varie impostazioni di pressione e temperatura, ha scoperto una plastica modellabile che diventava molto dura una volta raffreddata ed essiccata. Baekeland annunciò le sue scoperte sulla nuova sostanza chimica oxynenzil-methylenglycolanhydride, o Bakelite®, all’American Chemical Society nel 1909. Il New York Times acclamò il nuovo materiale come un sostituto economico della celluloide e della gomma dura. La plastica è resistente al fuoco e si è rivelata preziosa per l’uso in componenti come alloggiamenti radio, parti di mitragliatrici, cilindri dei freni delle auto, prese elettriche e parti in ferro elettrico.
La bachelite® è stata ampiamente utilizzata negli anni ‘1920 e ‘1930 negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. I produttori hanno realizzato molti prodotti diversi dalla plastica pesante e resistente. È stato realizzato in telefoni rotativi, radio, chitarre elettriche, parti di elettrodomestici, maniglie delle porte, braccialetti e altro ancora. La plastica è stata anche presa in considerazione dalla Zecca degli Stati Uniti come sostituto del rame nella produzione di centesimi.
L’uso di questo materiale è diminuito dopo la seconda guerra mondiale, quando sono state sviluppate plastiche più leggere e colorate. Oggi, i prodotti Bakelite® sono considerati preziosi oggetti d’antiquariato e resti di un’era ottimistica di fiorenti progressi e sviluppi scientifici. I designer di gioielli spesso lo riciclano da radio antiche o pezzi di ricambio di elettrodomestici in nuovi pezzi di gioielleria, creando qualcosa di nuovo dal vecchio. È anche l’eroe sconosciuto e invisibile dei pezzi di ricambio dell’articolazione dell’anca, dei pacemaker e delle lenti per la cataratta.
Nel 1988, gli autori di The Bakelite® Jewelry Book hanno esposto un prodotto contraffatto chiamato “fakelite”. Gli autori hanno espresso preoccupazione per il fatto che la fakelite avrebbe svalutato il mercato dei gioielli vintage. I collezionisti di antiquariato possono eseguire un certo test di lucidatura del metallo per rilevare la fakelite dalla Bakelite®; quando viene pulita con lo smalto, la vera plastica si asporterà, lasciando una macchia giallastra sul panno. Fakelite produce anche un odore pungente di petrolio quando viene strofinata o riscaldata, ma Bakelite® emette un odore distintamente di formaldeide.