Se stai visualizzando una collezione di oggetti in vetro sferico quando leggi il titolo di questo articolo, non sei solo. In effetti, i marmi di Elgin sono una collezione di sculture e altri manufatti presi dalla Grecia e attualmente ospitati nel British Museum e intitolati a Thomas Bruce, il settimo conte di Elgin. I “marmi” nel nome di questa collezione di manufatti sono un riferimento al fatto che la maggior parte di essi sono realizzati in marmo, un materiale che era abbondantemente disponibile per gli antichi Greci.
I marmi di Elgin sono anche conosciuti come i marmi del Partenone, facendo riferimento alla posizione da cui furono presi all’inizio del 1900. Thomas Elgin ottenne il permesso di rimuovere la statua e altri oggetti dall’Impero ottomano, che all’epoca aveva giurisdizione sul Partenone. Nel corso di circa un decennio, numerosi articoli furono rimossi dal sito e portati in Gran Bretagna via nave.
A quel tempo, c’erano alcuni commenti sul fatto che la rimozione dei Marmi di Elgin fosse legale o etica. Alcune persone lo paragonarono al vandalismo, sottolineando che parte della statuaria era danneggiata o persa durante il trasporto e sostenendo che avrebbe dovuto rimanere nel suo contesto culturale. Altri hanno visto i Marmi di Elgin come un grande colpo di stato per la Gran Bretagna, e alla fine hanno vinto la giornata, garantendo che l’arte fosse esposta nel British Museum come una collezione permanente.
La disputa su Elgin Marble continua ancora oggi. Il governo greco ha ripetutamente richiesto il ritorno dei Marmi di Elgin dal British Museum e ha inviato motivi simili ad altri musei e collezioni private che custodiscono manufatti dal Partenone. I sostenitori del ritorno sostengono che i Marmi di Elgin dovrebbero essere restituiti sia perché sono stati rimossi illegalmente, sia perché dovrebbero essere riuniti con il loro luogo di origine in modo che i visitatori del Partenone possano vederlo nella sua interezza prevista.
Altri, tuttavia, sostengono che i Marmi di Elgin potrebbero essere più sicuri nel British Museum. Atene è nota per il suo inquinamento, che ha già causato danni sostanziali alle parti del Partenone che rimangono in Grecia. Restituire la statuaria in Grecia potrebbe equivalere a firmare il suo mandato di morte, poiché l’inquinamento potrebbe rapidamente causare danni irreparabili. Inoltre, la carta del museo vieta esplicitamente il ritorno di manufatti (tranne quelli in prestito, ovviamente), e il British Museum ha suggerito che il rimpatrio dei marmi di Elgin potrebbe innescare un flusso di richieste da parte di nazioni di tutto il mondo per il ritorno di i propri artefatti culturali appropriati.