La contabilità dell’inventario è una delle attività contabili più impegnative in quanto l’inventario di un’azienda può essere la seconda risorsa più grande dopo il capitale umano. La contabilità dell’inventario IFRS ha linee guida specifiche che un’azienda deve seguire per mantenere correttamente il valore delle merci nel libro mastro contabile. Alcune linee guida universali per la maggior parte delle aziende con inventario includono la misurazione dell’inventario al costo, l’iscrizione dell’inventario al valore netto di realizzo e la divulgazione delle pratiche contabili dell’inventario. Altre linee guida IFRS sulla contabilità dell’inventario rientrano nelle linee guida IFRS sulla contabilità dei ricavi. Le linee guida per questa pratica contabile si riferiscono più al riconoscimento dei ricavi, che è un argomento diverso per scopi contabili.
Le aziende devono registrare l’inventario al costo storico o quale era il prezzo di acquisto originale per le merci. Altri costi registrati nel conto dell’inventario IFRS includono tasse, nolo, movimentazione, costi per convertire le materie prime in inventario vendibile e costi simili che collocano l’inventario in una determinata posizione o stato vendibile. Tutti questi costi devono essere al netto degli sconti sui prezzi di acquisto ricevuti al momento dell’acquisto dell’inventario perché gli sconti riducono l’importo pagato per le merci. Il corretto costo storico è fondamentale per l’inventario IFRS poiché un’azienda può facilmente tentare di aumentare il proprio valore contabile attraverso valori di inventario fittizi. Gli audit esterni in genere esaminano pesantemente questo account al fine di garantire l’accuratezza e la validità dei saldi di inventario nel libro mastro contabile.
Il valore netto di realizzo è un metodo utilizzato dalle linee guida contabili dell’inventario IFRS per garantire l’accuratezza dell’inventario di un’azienda. Ai fini contabili, il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato meno le stime per il costo di completamento o le stime dei costi per le attività necessarie per vendere l’inventario. Quando un’azienda deve effettuare una svalutazione delle scorte, il risultato è una spesa registrata nel conto economico. Sebbene sia chiamato una spesa, l’importo in realtà va nel conto del costo delle merci vendute dell’azienda. E’ possibile uno storno per valore netto di realizzo, con l’iscrizione inversa a quella sopra descritta.
Le informazioni integrative rappresentano dichiarazioni rese in aggiunta ai rendiconti finanziari rilasciati ad uso degli stakeholder. Le linee guida IFRS sull’inventario richiedono informazioni sulla politica contabile dell’inventario, sul valore contabile e sul valore contabile equo oltre a svalutazioni dell’inventario, storni netti realizzabili, inventario portato a garanzia e costo delle rimanenze rilevato come spesa. Potrebbero essere necessarie anche altre divulgazioni, ma queste sono quelle relative all’inventario. Le aziende dovrebbero verificare con un contabile autorizzato la contabilità dell’inventario IFRS al fine di garantire che i loro bilanci siano accurati e validi.
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