L’epossidico è un polimero termoindurente molto utile che viene spesso utilizzato come adesivo e sigillante di lunga durata e durevole. Il processo di miscelazione della resina epossidica può essere delicato, quindi alcune cose che lo aiuteranno a essere più efficace sono la misurazione precisa dei componenti; utilizzando un contenitore di carta, metallo o polietilene; e lavorare in un ambiente né troppo caldo né troppo freddo. È anche importante prestare attenzione quando si maneggiano i prodotti chimici coinvolti nella miscelazione epossidica, perché possono essere tossici.
Gli aspetti più importanti del lavoro con la resina epossidica sono anche la miscelazione e l’uso di proporzioni accurate dei componenti. L’epossidico deve essere miscelato fino a quando non ha una consistenza uniforme: le tasche di resina o indurente non miscelati non si induriscono correttamente e indeboliscono l’unione. Inoltre, la miscelazione epossidica è essenzialmente una reazione chimica controllata e, se il rapporto resina-indurente non è corretto, la resina epossidica potrebbe non polimerizzare correttamente o potrebbe essere molto difficile da maneggiare. Per assicurarsi che le quantità di resina e indurente siano esatte, è buona norma utilizzare un contenitore graduato per dosare grandi quantità. Se il contenitore utilizzato per la misurazione non è lo stesso utilizzato per la miscelazione, è importante raschiare via tutto l’indurente o la resina per mantenere le proporzioni corrette.
Anche il tipo di contenitore utilizzato per la miscelazione epossidica influirà sulla polimerizzazione: carta non cerata, metallo e polietilene sono buone scelte di materiali, perché non contamineranno la miscela epossidica. I contenitori usa e getta di carta e metallo possono essere acquistati a un prezzo relativamente basso o realizzati con materiali a disposizione, come cartone o fogli di alluminio. I metalli conduttivi aiuteranno a diffondere il calore rilasciato dalla reazione chimica dei due componenti, rallentando l’indurimento e consentendo un tempo di lavorazione più lungo con la resina epossidica. I contenitori in polietilene sono adatti per un uso ripetuto, perché la resina epossidica ben miscelata non si attacca ad essi dopo l’indurimento. Non utilizzare vetro, polistirene espanso e prodotti in carta cerata, poiché il calore della reazione può rilasciare contaminanti nella resina epossidica e fonderli o frantumarli.
La reazione che polimerizza la resina epossidica coinvolge il calore, quindi la temperatura dell’ambiente di miscelazione dovrebbe essere controllata. Il calore eccessivo accelererà la polimerizzazione e il freddo potrebbe impedire alla resina epossidica di reagire correttamente. Per motivi di sicurezza, la miscelazione della resina epossidica deve essere eseguita in un’area ben ventilata in modo che i fumi possano essere facilmente dispersi. Si consiglia inoltre di indossare protezioni per gli occhi e guanti, soprattutto quando si lavora con grandi quantità che potrebbero schizzare o versare.