L’amniocentesi è un test prenatale progettato per identificare anomalie cromosomiche in un bambino che possono portare a difetti alla nascita o gravi problemi di sviluppo. La procedura è consigliata per le donne sopra i 35 anni, poiché hanno un rischio maggiore di avere figli con difetti cromosomici, sebbene qualsiasi donna possa richiedere l’amniocentesi, insieme ad altri test prenatali. Ci sono alcuni rischi per l’amniocentesi che dovrebbero essere considerati prima di intraprendere la procedura e un buon medico discuterà questi rischi con il paziente prima di iniziare. Ai genitori può essere chiesto di firmare un modulo in cui riconoscono i rischi dell’amniocentesi prima che la procedura venga eseguita.
Quando viene eseguita l’amniocentesi, un ago viene interessato nell’addome per raccogliere un piccolo campione di liquido amniotico. Il paziente può ricevere una piccola iniezione paralizzante e la procedura è tipicamente guidata dagli ultrasuoni per garantire che il medico sappia dove sta andando. Il campione di fluido viene analizzato, in un processo che può richiedere diverse settimane, a seconda dei test richiesti. La procedura si svolge nel secondo trimestre di gravidanza, in genere intorno alle 15 settimane. I rischi dell’amniocentesi sembrano essere maggiori nelle gravidanze inferiori a 14 settimane.
Uno dei maggiori rischi dell’amniocentesi è l’aborto spontaneo o il travaglio pretermine. Le statistiche su questo rischio variano; molti studi condotti negli anni ‘1970, ad esempio, mettono il rischio da qualche parte intorno a uno su 200. Tuttavia, uno studio negli Stati Uniti nel 2006 ha indicato che il rischio potrebbe essere inferiore a uno su 1,600. Sembra che i medici più esperti sperimentino un tasso di aborto più basso tra i loro pazienti, ed è un’ottima idea chiedere a un medico la sua esperienza personale con complicazioni e aborti spontanei.
In alcuni casi, l’amniocentesi può causare un’infezione, introducendo batteri attraverso il sito dell’ago nel sacco amniotico. Questo è abbastanza raro, ma può causare dolore e crampi o danneggiare il bambino. Un altro dei rischi dell’amniocentesi è il trauma al bambino, che può provocare deformità fisiche. L’uso degli ultrasuoni riduce notevolmente questo rischio, così come il lavoro con un medico competente. Anche la fuoriuscita di liquido amniotico può essere un pericolo; sebbene una piccola quantità di perdite sia normale, dovrebbe essere attentamente monitorata per garantire che i livelli del fluido non scendano pericolosamente.
Uno dei rischi meno noti dell’amniocentesi è una condizione nota come incompatibilità Rh. In breve, questa condizione rappresenta un conflitto di gruppo sanguigno tra il feto e la madre, che fa sì che il sistema immunitario della madre attacchi il feto come un corpo estraneo. Se l’amniocentesi determina uno scambio di sangue, come può accadere quando la placenta viene puntura accidentalmente, può innescare una risposta Rh da parte della madre. Idealmente, il rischio di compatibilità Rh sarà già stato identificato e affrontato; ci sono alcune misure preventive che possono essere prese per trattarlo.