Claritromicina è il nome generico di un farmaco antibatterico orale commercializzato con il marchio Biaxin®. Gli usi comuni della claritromicina includono il trattamento di alcune ulcere, la malattia del legionario e le infezioni causate da batteri. Altri farmaci, alimenti e condizioni preesistenti possono interagire con il farmaco. Alcune di queste interazioni sono lievi, ma altre possono essere pericolose per la vita. Uno dei maggiori rischi della claritromicina è un’interazione con farmaci come fluidificanti del sangue, farmaci per il cuore, statine, antidolorifici e sedativi, nonché alcuni farmaci per la disfunzione erettile o convulsioni.
Molti farmaci che sono sicuri a dosaggi normali possono diventare tossici se combinati con la claritromicina. L’antibatterico influenza il modo in cui il fegato elabora le tossine e questa riduzione della funzionalità epatica può portare a pericolosi accumuli di un farmaco nel corpo. Sono state segnalate interazioni della claritromicina con carbamazepina, clordiazepossido, diazepam, colchicina e farmaci a base di ergot, come i farmaci per l’emicrania.
Le interazioni della claritromicina sono possibili anche quando l’antibatterico viene assunto con farmaci usati per regolare il battito cardiaco, come la digossina. Ciò è dovuto al fatto che la claritromicina può alterare il ritmo da sola. Se combinato con altri farmaci che alterano anche la frequenza cardiaca, può verificarsi una condizione potenzialmente grave, nota come prolungamento dell’intervallo QT. I pazienti che assumono digossina o farmaci simili sono a maggior rischio di interazioni con la claritromicina che colpiscono il sistema cardiovascolare. Poiché i pazienti con bassi livelli di potassio o magnesio hanno un rischio elevato di prolungamento dell’intervallo QT, i pazienti che hanno livelli impoveriti o che assumono diuretici, che possono abbassare questi livelli, dovrebbero discutere l’uso della claritromicina con i loro medici.
Uno dei potenziali effetti collaterali dei fluidificanti del sangue come il warfarin è un aumento del rischio di lividi e sanguinamento. La claritromicina può far sì che il farmaco assottigli troppo il sangue. Sono stati segnalati epistassi, ma sono stati segnalati anche casi di emorragia interna, alcuni dei quali piuttosto gravi.
Sono state riportate anche interazioni potenzialmente gravi di claritromicina in pazienti che assumevano teofillina, pimozide, ranitidina, terfenadina, vardenafil, nevirapina e atazanavir. Alcune segnalazioni di disturbi del pensiero e del sonno sono state attribuite a un’interazione con triazolam. Altri farmaci, come itraconazolo e saquinavir, determinano interazioni bidirezionali con la claritromicina in cui l’efficacia di entrambi i farmaci è compromessa.
I pazienti con malattie epatiche o renali devono essere attentamente monitorati se i loro medici scelgono di prescrivere la claritromicina poiché l’antibatterico può ridurre la capacità di questi organi di rimuovere le tossine. Particolare attenzione deve essere prestata a coloro con funzionalità renale o epatica compromessa se stanno assumendo farmaci per proteggersi dalle interazioni della claritromicina. In genere, i medici sono anche riluttanti a prescrivere la claritromicina a pazienti con miastenia grave, un disturbo che causa debolezza muscolare.