Quali sono le origini dei “Due gentiluomini di Verona” di Shakespeare?

Considerata una commedia, “I due gentiluomini di Verona” è stata la prima opera teatrale scritta da William Shakespeare. Come per molte altre sue opere, si dice che Shakespeare abbia tratto questo racconto da una serie di altre fonti, inclusi romanzi e storie dalla Spagna e da altre parti dell’Inghilterra. Alcuni studiosi sostengono che una fonte importante per l’opera teatrale sia stata la poesia “Diana Enamorada” di Jorge de Montemayor. Altre presunte ispirazioni furono le storie di Tito e Gisippo, pubblicate in poche fonti, e “La tragica storia di Romeo e Giulietta” di Arthur Brooke.

Come molti altri drammi di Shakespeare, “I due gentiluomini di Verona” presenta le imprese comiche di una donna che si veste da uomo e amanti confusi. Si dice spesso che Shakespeare abbia tratto la maggior parte della trama dell’opera dal poema “Diana Enamorada”, un romanzo pastorale spagnolo. Questa poesia presenta un uomo che professa il suo amore per una donna, solo per essere scherzosamente rifiutato da lei. Dopo che l’uomo è stato mandato in un altro paese, la donna lo segue, travestita da ragazzo. Nel frattempo, l’uomo nel poema cade su un’altra donna, proprio come i personaggi di “I due gentiluomini di Verona”. La donna vestita da ragazzo finisce per fare da tramite tra i due amanti del racconto spagnolo.

Un’altra fonte spesso citata per “I due gentiluomini di Verona” è la storia di Tito e Gisippo. Questi sono due personaggi di altre storie che sono amici intimi, proprio come Valentine e Proteus, gli amici della commedia di Shakespeare. Tito e Gisippo compaiono nel libro II, capitolo 12 de “Il Governatore” di Thomas Elyot, e in un’ampia raccolta di novelle incluse ne “Il Decameron” di Giovanni Bocaccio. Come il duo di Shakespeare, Tito e Gisippo sono amici inseparabili finché non si innamorano della stessa donna.

Una storia simile si trova anche in “Euphues: Anatomy of Wit”, pubblicato nel 1579 da John Lyly, e presenta anche due amici intimi che litigano per una donna. Alla fine, si decide di non inseguirla per preservare la sua amicizia. Alcuni dicono che lo stile di Lyly potrebbe anche aver avuto una grande influenza sullo sviluppo della voce caratteristica di Shakespeare.

Oltre ai temi e allo stile, “I due gentiluomini di Verona” prende in prestito anche personaggi da altre opere letterarie. Ad esempio, Shakespeare ha usato “The Tragical Historie of Romeus and Juliet” di Arthur Brooke come fonte principale per la sua famosa tragedia “Romeo and Juliet”. Il personaggio chiamato Frate Lawrence, che appare nella storia di Brooke, è in un atto successivo di “Due gentiluomini di Verona”. Shakespeare potrebbe anche aver preso una scena dal racconto di Brooke e averla usata in “Two Gentleman” – quella in cui Valentine usa una scala per nascondersi e superare in astuzia il Duca, il padre di uno dei suoi amori.