Titano, una delle 57 lune di Saturno, è ampiamente considerato l’obiettivo di colonizzazione più promettente nel sistema solare esterno. Titano, la più grande delle lune di Saturno, è persino più grande del pianeta Mercurio ed è l’unica luna del Sistema Solare ad avere una propria atmosfera. L’unica luna più grande di Titano è Ganimede, la luna di Giove. Le lune di Giove sono considerate bersagli difficili per la colonizzazione a causa delle fasce di radiazione di Giove, analoghe alle fasce di van Allen della Terra ma molto più grandi e intense. Una possibile motivazione per colonizzare le lune di Saturno nei prossimi secoli sarebbe quella di sfruttare i ricchi giacimenti di elio-3, combustibile ideale per la fusione nucleare, nelle loro atmosfere.
L’atmosfera di Titano è al 98.4% di azoto, rispetto all’80% di azoto della Terra, con la restante parte costituita da metano. L’atmosfera di Titano ha reso difficile acquisire conoscenze sul corpo, fino a poco tempo fa, quando il lander Huygens, lanciato dalla sonda Cassini, è sceso attraverso l’atmosfera di Titano e ha effettuato osservazioni dettagliate della superficie. Sono stati trovati laghi di idrocarburi liquidi. La densa atmosfera di azoto, 1.5 volte più densa di quella terrestre, crea una fitta nebbia, che ha reso difficile per la sonda vedere molto lontano. La mappatura radar della superficie ha chiarito le caratteristiche della superficie di Titano, comprese le isole, la costa e i geyser. Titano è circa 1.5 volte più grande della Luna.
Titano ha tutti gli elementi di base necessari per la vita: carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno. I suoi numerosi idrocarburi potrebbero servire come un’eccellente fonte di energia per i coloni. I pionieri non dovrebbero preoccuparsi delle radiazioni cosmiche, grazie alla spessa atmosfera, o alle cinture di radiazioni di Saturno, che sono molto più miti di quelle di Giove. L’atmosfera di Titano è così densa e la gravità abbastanza bassa che i coloni umani potrebbero allacciarsi le ali e volare nei cieli con la sola forza del loro braccio! Ma lo spessore dell’atmosfera crea una pressione equivalente a quella sperimentata dai subacquei sotto i 5 metri d’acqua, che richiedono tute a pressione.
Un altro problema sono le tracce di acido cianidrico nell’atmosfera di Titano, che può uccidere un essere umano in pochi minuti a concentrazioni fino a 300 ppm. I coloni di Titano possono trarre beneficio dai filtri dell’aria che utilizzano la nanotecnologia, forse anche impiantati nei loro polmoni.