I paleontologi che hanno esaminato le ossa di mastodonte trovate nell’area di San Diego nel 1992 hanno recentemente proposto che ciò che sappiamo sui primi esseri umani in Nord America potrebbe essere tutto sbagliato. In uno studio pubblicato quest’anno sulla rivista Nature, il team di ricerca afferma di vedere prove dell’uomo primitivo in Nord America risalenti a circa 130,000 anni fa. Ricerche precedenti avevano ancorato l’arrivo dell’uomo primitivo nel continente a circa 24,000 anni fa, quindi la data molto precedente è controversa, per non dire altro. La nuova ricerca si basa sul fatto che le ossa del mastodonte – tra cui due zanne, tre molari, 16 costole e più di 300 frammenti ossei – mostrano segni di impatto, suggerendo che siano state colpite con oggetti duri. In effetti, i ricercatori hanno anche trovato cinque “pietre enormi”, che secondo loro potrebbero essere state usate come martelli e incudini.
Il mistero delle ossa di mastodonte:
Due distinti gruppi di ossa di mastodonte rotte circondavano le pietre, suggerendo ai ricercatori che le ossa fossero state frantumate in quella posizione.
Alcune delle ossa frantumate contenevano fratture a spirale, indicando che erano rotte mentre erano ancora “fresche”, hanno scritto gli autori.
I tentativi di datazione al radiocarbonio non hanno avuto successo perché le ossa non avevano abbastanza collagene contenente carbonio. Invece, i ricercatori hanno utilizzato la datazione uranio-torio, una tecnica spesso utilizzata per controllare le date derivate dalla datazione al radiocarbonio.