Quali sono le diverse ossa dell’avambraccio?

L’avambraccio ha principalmente due ossa diverse: il raggio e l’ulna. Le ossa dell’avambraccio sono caratteristicamente lunghe e sottili. C’è anche un notevole divario tra le ossa, dove si trova un foglio di fibra chiamato membrana interosseo.

Una parte dell’arto superiore umano, le ossa dell’avambraccio sono situate dal gomito al polso. L’osso è parallelo alla parte della gamba dell’arto inferiore umano, dal ginocchio alla caviglia. Si può determinare il raggio dall’osso ulnare tenendo la mano rivolta verso il basso. Il raggio osseo si estende da dove si trova il pollice, mentre il mignolo è l’indicatore della posizione dell’osso ulnare.

Il raggio è l’osso più corto delle due ossa dell’avambraccio; è leggermente arcuato e ha una forma simile a un prisma. Un’estremità dell’osso del raggio comunica direttamente con l’altra estremità dell’osso dell’omero della parte superiore del braccio, che crea in parte l’articolazione del gomito. L’altra estremità è collegata alle ossa e alle articolazioni più piccole che compongono il polso. A tal fine, il raggio si collega anche con l’osso ulnare lateralmente, formando una sorta di triangolo con le ossa del polso. La funzione principale del raggio è di facilitare il movimento del polso, poiché si collega direttamente a quest’ultimo. La parte superiore dell’osso più vicina al gomito funge anche da punto di attacco per i muscoli bicipiti.

L’osso ulnare sconfigge l’osso del raggio in termini di lunghezza, ma condivide la stessa forma prismatica. Un’estremità di questo osso completa la struttura del gomito, insieme alle estremità del raggio e alle ossa dell’omero. A differenza del raggio, l’ulna non ha una connessione diretta con l’articolazione del polso e, pertanto, non ha alcuna funzione nel muovere la mano e il polso. È, tuttavia, direttamente collegato con la parte superiore del braccio ed è il punto di attacco del muscolo tricipite, i muscoli inferiori della parte superiore del braccio.

Tra le due ossa dell’avambraccio, l’osso del raggio è più soggetto alla frattura rispetto all’osso ulnare, specialmente nelle arti marziali. Una tecnica standard per difendere la testa di un combattente è quella di alzare le braccia e bloccare il colpo. In questa posizione, l’osso del raggio si scontra con i colpi dell’avversario e subisce più infortuni. Nelle fratture dell’avambraccio dell’infanzia, tre bambini su quattro sperimentano anche fratture del raggio, a differenza di uno su quattro bambini che incontrano fratture ulnari.