Ci sono alcuni strumenti musicali vintage che ispirano ricordi nostalgici di un’epoca passata, e poi ci sono quelli che ci ricordano dolorosamente che un tempo i pantaloni paracadute e gli scaldamuscoli erano considerati alla moda. Uno strumento noto come keytar potrebbe cadere tra i due treni del pensiero. Un keytar è una tastiera elettronica o un sintetizzatore configurato all’incirca nelle stesse dimensioni di una chitarra elettrica. Un esecutore keytar legherebbe lo strumento attorno al proprio corpo e suonerebbe una tastiera miniaturizzata con la mano destra mentre manipolava pitch bend, vibrato e altri controlli con la sinistra.
L’idea di un sintetizzatore portatile adatto per le esibizioni dal vivo non era particolarmente nuova, ma negli anni ’70 i tastieristi improvvisarono generalmente con tastiere più piccole e cinturini per chitarra standard. All’inizio degli anni ’80, tuttavia, diversi importanti produttori di tastiere, tra cui Korg, Moog e Roland, introdussero il keytar di prima generazione al grande pubblico. Questi keytar presentavano una tastiera a tre ottave, insieme a un manico a chitarra e diversi componenti elettronici che controllavano intonazione, vibrato e voce.
Il suonatore di keytar potrebbe programmare lo strumento per passare da una voce all’altra, come archi, ottoni e cavi elettronici distintivi. Lui o lei potrebbe anche usare il keytar per inciampare in altri eventi, come batteria elettronica o altre tastiere collegate da un’interfaccia MIDI. La cinghia per chitarra ha permesso ai tastieristi di uscire con il resto della band o eseguire assoli di fronte a un pubblico. Il keytar ha permesso ai tastieristi di uscire da dietro banchi di tastiere e interagire effettivamente con gli altri.
Poiché i suoni prodotti dal keytar tendevano ad avere un bordo eclettico sintetizzato, molti dei primi utenti erano New Wave, dance pop o prime bande di elettronica, in particolare i gruppi d’avanguardia DEVO e Blondie. I tastieristi di queste band spesso duplicavano o reinventavano riff che sarebbero stati originariamente creati da chitarristi solisti. Dal punto di vista di un artista, l’introduzione del keytar ha dato alle band una gamma più ampia di suoni tra cui scegliere quando si cerca l’hook distintivo o la sezione solista di una canzone.
Alla fine degli anni ’80, tuttavia, molte delle bande New Wave ed elettroniche erano diventate meno popolari e lo stesso keytar divenne più una reliquia che uno strumento vintage rispettato. I gruppi che hanno abbracciato il keytar negli anni ’90 o all’inizio degli anni 2000 sono stati spesso derisi come gruppi retrò anni ’80 con poca originalità. Diverse band hanno recentemente abbracciato il keytar, e continua ad essere una collezione popolare tra i collezionisti di strumenti musicali seri.
I keytar di Korg e Moog degli anni ’80 sono difficili da trovare ed entrambe le aziende sono uscite dal mercato delle chitarre da tastiera. Un keytar noto come Roland AX-7 rimase in produzione fino alla metà degli anni 2000, ma è considerato l’ultimo del suo genere.