Cos’è la riprogrammazione neuromuscolare?

La riprogrammazione neuromuscolare (RMN) è una forma di terapia fisica pratica basata sui principi della kinesiologia educativa. Sviluppato da Jocelyn Olivier, questo bodywork somatico è il culmine di anni di esperienza pratica e di insegnamento in kinesiologia applicata, massoterapia, sciamanesimo dei nativi americani e hawaiani e Tui Na, una forma di terapia fisica manipolativa cinese. Incorporando il massaggio con test muscolari e movimenti specifici, la riprogrammazione neuromuscolare si sforza di riqualificare i muscoli e le articolazioni danneggiati da stress ripetitivi o lesioni traumatiche. L’obiettivo di ripristinare la mobilità si ottiene sfidando e riprogrammando la parte del cervello che controlla il movimento.

La premessa alla base della riprogrammazione neuromuscolare implica il riconoscimento che i tessuti ei muscoli non sono gli unici componenti del corpo colpiti da lesioni o traumi. In effetti, i sostenitori di questa terapia sostengono che anche i modelli neurologici nel cervello sono influenzati, il che può promuovere la continua segnalazione del dolore ai nervi. Questa teoria è supportata dal fatto che il dolore localizzato spesso persiste molto tempo dopo che la lesione è guarita. Tuttavia, attraverso la riprogrammazione neuromuscolare, il centro di controllo motorio del cervello può apprendere e adottare nuovi schemi.

Si dice che molti pazienti ottengano risultati positivi in ​​modo più efficace e veloce dalla riprogrammazione neuromuscolare rispetto alla terapia fisica tradizionale. Infatti, alcuni pazienti rispondono alla riprogrammazione neuromuscolare quando altri trattamenti convenzionali hanno fallito. Per questo motivo la signora Oliver ha coniato questa terapia l'”anello mancante” nel lavoro di riabilitazione.

Il test muscolare è un elemento importante per la riprogrammazione neuromuscolare. Implica anche la partecipazione attiva da parte del paziente per invocare la capacità del corpo di autocorreggersi. Il test muscolare integra entrambi questi aspetti. Osservare come e fino a che punto un muscolo resiste alla pressione applicata consente di valutare i modelli neurologici che governano quel muscolo. Tuttavia, il test sequenziale e il nuovo test dei muscoli impegnano il cervello a prepararsi ad abbandonare i modelli neurologici che compensano le lesioni e ad accettare una nuova programmazione.

Oltre alla riabilitazione a livello fisico, la riprogrammazione neuromuscolare viene talvolta utilizzata per contrastare l’impatto emotivo di traumi o lesioni fisiche. Inoltre, poiché questa terapia abbraccia i fondamenti della kinesiologia educativa, a volte viene impiegata per aiutare i pazienti a sviluppare processi mentali nuovi e più sani. Questo può essere utile per coloro che lottano per superare dipendenze e paure irrazionali, per esempio.

La riprogrammazione neuromuscolare viene anche utilizzata per migliorare il funzionamento fisico. Gli atleti, ad esempio, possono cercare questa forma di terapia per aiutare a rimuovere le barriere emotive e fisiche che possono compromettere le prestazioni fisiche. Viene anche utilizzato per aumentare il funzionamento cognitivo e facilitare un apprendimento più rapido. Inoltre, la riprogrammazione neuromuscolare ha un’applicazione nel processo di recupero per le persone colpite dal mio ictus o trauma cranico da lieve a moderato.