Qual è la connessione tra alcol e sbalzi d’umore?

L’alcol è spesso considerato uno stimolante a causa del senso di euforia che una persona prova dopo uno o due drink. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità, tuttavia. L’alcol è infatti un potente sedativo che provoca cambiamenti chimici nel sistema nervoso centrale e nel cervello. Esiste una relazione diretta non solo tra alcol e sbalzi d’umore, ma anche tra alcol e ansia, depressione, memoria, concentrazione e giudizio.

Il cervello umano è composto da circa un trilione di cellule nervose note come neuroni. I neuroni comunicano tra loro tramite neurotrasmettitori elettrici e chimici, consentendo l’invio di messaggi in tutto il corpo. I messaggi servono a mantenere la cognizione, il battito cardiaco, le funzioni polmonari, l’umore e innumerevoli altri processi. La relazione tra alcol e sbalzi d’umore entra in gioco se la trasmissione di questi segnali critici viene rallentata, bloccata o interrotta. L’alcol ostacola la capacità dei neuroni di dirigere i sistemi corporei alla velocità corretta e influisce negativamente sul cervelletto, sulla corteccia cerebrale e sul sistema limbico di un individuo.

Le ultime due aree regolano in gran parte la memoria, le emozioni, il comportamento, il giudizio e il riconoscimento dei segnali sociali. Il ruolo dell’alcol negli sbalzi d’umore è il risultato di uno scenario diretto di causa ed effetto in cui la sostanza inebriante rallenta o interrompe i messaggi alle parti necessarie del cervello. Il consumo di troppo alcol non solo fa dimenticare nomi, date o cifre, ma fa dimenticare anche alla corteccia cerebrale e al sistema limbico come reagire e comportarsi. Questa perdita della capacità cognitiva e del controllo emotivo potrebbe essere temporanea, ma nel caso dell’abuso di alcol a lungo termine, a volte può essere permanente.

Un legame tra alcol e sbalzi d’umore è ulteriormente esemplificato dall’influenza del liquore sulle endorfine e sulla serotonina. Il primo è una sostanza nel cervello che aiuta il rilassamento, e il secondo è un neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante nel controllo dei picchi e delle valli emotivi. L’interruzione delle neurotrasmissioni causate dall’alcol costringe il cervello a funzionare senza feedback da tutte le sue parti. Tenta di compensare questo stato “cieco” inviando un segnale che rilascia quantità eccessive di serotonina ed endorfine. Il corpo e la mente sono confusi da questo rilascio massiccio, che porta una persona sotto l’influenza dell’alcol a sembrare a volte estatica in un istante e violentemente arrabbiata in quello successivo.

I ricercatori ritengono che la connessione tra alcol e sbalzi d’umore dipenda in parte dalla frequenza con cui si beve. La quantità di alcol consumata regolarmente è un altro fattore, così come il proprio corredo genetico. L’alcolismo e l’intolleranza all’alcol sono tratti ereditari e, se l’abuso viene identificato precocemente, alcuni dei danni inflitti al cervello possono spesso essere invertiti.