L’epilessia jacksoniana è una malattia neurologica caratterizzata da semplici crisi parziali che di solito si verificano in un solo lato del corpo. Come altre forme di epilessia, l’epilessia jacksoniana si verifica a causa di impulsi elettrici irregolari o elevati nel cervello che provocano l’attivazione dei neuroni a una velocità estremamente rapida. Tuttavia, questa lieve forma di epilessia è unica in quanto un’eccessiva attività neurale inizia nella regione della corteccia motoria generale del cervello, producendo un effetto controlaterale. Ciò significa che l’attività convulsiva si verifica sul lato del corpo controllato dal lato opposto del cervello in cui gli impulsi elettrici sono momentaneamente andati storto.
Un’altra caratteristica unica dell’epilessia jacksoniana è che l’attivazione neurale anormale localizzata nella corteccia motoria tende a innescare una cascata di convulsioni parziali nei muscoli associati in una successione prevedibile. Ad esempio, il primo segno di convulsione può essere avvertito come spasmi o sensazione di formicolio in un dito, un alluce o l’angolo della bocca, che poi avanza rispettivamente all’intera mano, al piede o ai muscoli facciali circostanti. Questa progressione dell’attività convulsiva è descritta come una marcia jacksoniana.
Le crisi epilettiche jacksoniane sono generalmente intermittenti e di breve durata. In effetti, non è raro che i sintomi sfuggano del tutto all’attenzione. Mentre alcuni attacchi possono comportare dolore e altri sintomi spiacevoli, come sbavando o debolezza muscolare, altri possono a malapena registrarsi a livello fisico. Allo stesso modo, a meno che non ci sia una vera e propria raffica di attività elettrica che si verifica contemporaneamente nel cervello, il funzionamento cognitivo e motorio può essere interrotto solo per un breve momento, se non del tutto. Raramente si verifica la perdita di coscienza.
Sebbene le semplici crisi parziali tipicamente sperimentate con l’epilessia jacksoniana siano di natura e durata lievi, possono comunque produrre alcuni fenomeni sensoriali insoliti. Ad esempio, il paziente può esibire una serie di automatismi, come leccare compulsivamente le labbra, armeggiare inconsciamente con i vestiti o impegnarsi in movimenti ritmici delle dita. Alcune persone possono anche sperimentare disturbi visivi o uditivi, comprese le allucinazioni. Altri possono provare un senso del gusto o dell’olfatto esagerato. Inoltre, alcuni pazienti potrebbero non essere in grado di ricordare la crisi stessa o i momenti immediatamente precedenti.
L’epilessia jacksoniana è raramente trattata con farmaci. In effetti, la maggior parte dei sequestri jacksoniani cessa quasi con la stessa rapidità con cui iniziano senza alcun intervento. Inoltre, le crisi parziali non producono movimenti estremi ed irregolari che potrebbero potenzialmente danneggiare gli altri nelle immediate vicinanze. Tuttavia, sarebbe consigliabile adottare misure ragionevoli per garantire che il paziente non venga ferito durante un attacco, se necessario.