La Sutherlandia frutescens è una pianta sudafricana considerata un medicinale efficace per diversi problemi di salute. Come base per un tonico adattativo che è considerato ideale per l’uso in molti diversi tipi di disturbi fisici ed emotivi, ci sono alcuni esperti che credono che la pianta medicinale meriti uno studio più dettagliato di quello che ha ricevuto finora.
Sutherlandia è meglio conosciuta in Sud Africa con il tradizionale nome Tswana di Phetola. La designazione di phetola richiama effettivamente l’attenzione sulla natura di come si intende che sutherlandia funzioni. Letteralmente, phetola significa cambiare e si pensa che sutherlandia avvii e alimenti un cambiamento graduale che aiuta il corpo a superare qualsiasi fattore che impedisce una funzione ottimale. Un nome nord sotho per sutherlandia fornisce anche alcune informazioni sulla funzione della pianta medicinale. Tradotto letteralmente come “la lancia per il sangue”, lerumo-lamadi ricorda un tonico che energizza il sangue e restituisce un senso di benessere e la capacità di affrontare qualsiasi problema di salute.
Ci sono una serie di usi storici e contemporanei per sutherlandia. Molti di loro hanno a che fare con il benessere emotivo. Si pensa che la pianta sia un trattamento efficace per il trattamento dello stress, aiutando le persone a rilassarsi. La depressione e i conseguenti attacchi di ansia che spesso accompagnano la condizione sono considerati problemi che possono essere aiutati bevendo un tè o una tintura creata con l’uso di sutherlandia. La stanchezza emotiva viene talvolta trattata anche con la somministrazione della pianta, contribuendo a produrre un senso di benessere e ristoro.
Quando si tratta di disturbi fisici, si pensa che sutherlandia sia un’ottima fonte di elementi che aiutano a rafforzare il sistema immunitario. Alcune persone che hanno avuto a che fare con il cancro e la tubercolosi affermano che la sutherlandia li ha aiutati a riprendersi dalle loro condizioni. La pianta viene spesso utilizzata anche nel trattamento dell’influenza e di alcune forme di bronchite, oltre a contribuire a stimolare l’appetito nelle persone che hanno perso interesse nel mangiare durante una malattia prolungata. Attualmente, sono in corso alcune indagini sull’efficacia della sutherlandia come mezzo di gestione dell’HIV/AIDS e dei sintomi associati alla rottura del sistema immunitario.