Che cos’è il deleveraging?

Il deleveraging è un processo impiegato da istituzioni finanziarie, imprese e governi per ridurre la quantità di leva finanziaria attualmente in vigore. Questo di solito si ottiene pagando o riducendo in altro modo l’importo del capitale preso in prestito. L’attività di deleverage avviene solitamente quando lo scopo del prestito del capitale non si traduce nella crescita prevista e devono essere prese misure per minimizzare l’impatto negativo.

Uno dei migliori esempi di deleveraging si trova nel mondo degli affari. Un’azienda cercherà spesso di finanziare un progetto di crescita prendendo in prestito capitale da una banca o da un gruppo di banche. Questa è spesso vista come un’opzione più saggia rispetto alla liquidazione delle attività finanziarie esistenti. L’idea è che il progetto di crescita comincerà a funzionare con profitto entro un periodo di tempo previsto e alla fine ripagherà il costo del prestito senza mai toccare le attività principali dell’azienda.

Se il progetto di crescita non dà i risultati attesi, l’azienda deve iniziare a subire un periodo di deleveraging. Durante questo periodo, la società provvederà a estinguere i prestiti associati al capitale preso in prestito. Ciò significa spesso utilizzare i beni fondamentali dell’azienda per estinguere il debito. Di conseguenza, il valore complessivo dell’azienda è diminuito piuttosto che aumentato dal tentativo di crescita.

Il deleveraging funziona come un mezzo per ritirare il debito con il minor danno possibile per l’azienda. Mentre gli investitori possono considerare il deleveraging come un segno di fallimento, il processo può effettivamente funzionare come un modo per evitare che l’azienda cada in guai finanziari più profondi e alla fine metta a rischio l’operazione principale. Da questo punto di vista, il deleveraging può essere visto come un mezzo per ridurre al minimo il danno causato dal tentativo di crescita fallito.

Anche i governi e le istituzioni bancarie possono impiegare questo processo di base di riduzione dell’indebitamento. Con i governi, ritirare il debito che è stato contratto come parte di un tentativo di migliorare l’infrastruttura della giurisdizione locale, statale o federale è spesso un mezzo per impedire che più denaro venga investito in un progetto che alla fine è destinato a fallire. Con le banche, il deleveraging è un mezzo per porre fine a un tentativo di investimento che non ha prodotto i risultati previsti. Mentre in tutti i casi l’estinzione del debito ha un impatto sulle attività complessive detenute dall’entità, la riduzione dell’indebitamento pone fine al drenaggio di risorse che altrimenti continuerebbe.

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