Qual è il discorso sul colonialismo?

Discorso sul colonialismo è un saggio di Aimé Césaire, politico e scrittore martinicano, pubblicato per la prima volta nel 1950. Césaire era noto per la sua enfasi sulla “negritudine” o sull’identità comune dei neri. Nel saggio, Césaire accusa i colonialisti europei di opprimere i popoli colonizzati attraverso il razzismo e il classismo intrinseci.

Césaire sostenne nel Discorso sul colonialismo che, contrariamente a quanto alcuni credevano, il colonialismo non era e non era mai stato un movimento benevolo volto a migliorare la vita delle persone colonizzate. Ha detto che, invece, le motivazioni dei coloni erano interamente egocentriche: guadagnare ricchezza e gloria per se stessi e per i loro paesi. Motivi come portare la “civiltà” nel mondo non europeo, ha detto, sono stati inventati in seguito nel tentativo di giustificare le atrocità commesse dai colonizzatori passati e contemporanei.

Discorso sul colonialismo continua citando una serie di scritti di sostenitori coloniali in cui le razze bianche sono descritte come leader intrinsecamente più intelligenti e civilizzati di quelli di altre razze. Césaire critica gli approcci “umanisti” al colonialismo, affermando che tali approcci continuano a negare l’umanità dei popoli colonizzati. Attingendo alla teoria marxista, Césaire ha ulteriormente criticato la cultura borghese e capitalistica europea e ha affermato che il capitalismo si sarebbe sempre disintegrato nel nazismo.

Césaire ha affermato che le società dei Caraibi, dell’Africa, dell’Asia e di altre aree prima del colonialismo erano più comunitarie ed egualitarie di quelle che le hanno sostituite. Ha detto che è possibile per le colonie, così come per le ex colonie, andare oltre i mali fatti loro e creare nuove società senza classi che interagiranno positivamente l’una con l’altra. Inoltre, ha messo in guardia dal credere che la dominazione americana sarebbe stata migliore della colonizzazione europea.

A causa del suo tono spesso duro e delle sue affermazioni radicali, Discourse on Colonialism è stato spesso definito una “dichiarazione di guerra” al colonialismo. Nei decenni successivi alla pubblicazione di Discourse on Colonialism, molte colonie in Africa e in Asia ottennero l’indipendenza dall’Europa. La patria di Césaire, la Martinica, tuttavia, era ancora un “dipartimento d’oltremare” francese a partire dal 2011. Sebbene i martinicani siano considerati cittadini francesi a pieno titolo e siano rappresentati in Parlamento, alcuni si oppongono ancora a ciò che viene visto come dominio straniero.

Seguendo le orme di Césaire, molti politici e teorici continuano a valutare la situazione delle ex colonie attraverso il quadro del marxismo. Alcuni, come Kwame Nkrumah del Ghana, affermano che i paesi europei ora dominano il resto del mondo attraverso il “neocolonialismo” al posto delle vecchie strutture politiche coloniali. Il neocolonialismo è definito come la pratica di sfruttare altri paesi attraverso mezzi economici.