Rudra è un antico dio delle tempeste e dei venti nel primo Induismo. A Rudra vengono dati molti nomi ed è generalmente visto come un dio terrificante, come si addice al suo status di dio della tempesta. È conosciuto come il Terribile, l’Ululatore e il Selvaggio. Sebbene nel primo induismo Rudra fosse una divinità indipendente, nel successivo induismo il dio divenne sinonimo di una forma di Shiva.
Il primo Rudra era visto come un dio immondo, l’incarnazione stessa della natura nella sua forma più selvaggia e incivile. Era visto come il dio della morte anche nei primi cicli indù, lanciando frecce che causavano malattie e pestilenze sia agli umani che agli dei. Rudra è associato alla caccia e all’arco da questo primo momento in poi, e man mano che si evolveva sarebbe diventato il dio della caccia.
Si dice che Rudra abbia generato i Marut dalla dea Miti. Desiderando avere un figlio potente come Indra, il re degli dei, Miti fece voto di mantenere la sua gravidanza per cento anni, lasciando che il bambino diventasse sempre più potente. Indra lo venne a sapere e decise di porvi fine. In una versione del mito lancia il suo fulmine nel grembo di Miti, che si apre e fa fuoriuscire i Marut. In un’altra versione del mito Indra viaggia nell’utero di Miti e taglia il bambino in molti pezzi diversi, ma ognuno è così potente da trasformarsi in singoli Marut.
I diversi miti collocano il numero di Marut da una manciata a un massimo di sessanta. I figli di Rudra divennero gli dei minori delle tempeste, e fu la loro azione a causare la peggiore distruzione di una tempesta. I Marut erano visti come la forza che abbatteva gli alberi durante le peggiori tempeste, che causavano valanghe e la forza dietro i venti stessi.
Rudra è una figura complessa, con due facce molto diverse presentate in vari miti. Da un lato, era il più temuto degli dei, e spesso veniva classificato con i demoni del mondo piuttosto che con gli dei, perché era il dio che uccideva. D’altra parte, a volte veniva lodato come un guaritore, un bel cantore e un dio generoso, che faceva doni a persone, dei e animali allo stesso modo. Era il datore di malattie, ma anche il dio che curava le malattie. In molti modi, Rudra era visto con lo stesso rispetto timido del lato selvaggio del mondo naturale. Quando era benevolo, era buono e gentile, ma in un attimo poteva diventare cattivo e arrabbiato, e spesso lo faceva senza apparente provocazione.
Con lo sviluppo dell’induismo, i lati più oscuri di Rudra diminuirono sempre di più e divenne visto come un dio benevolo. Alla fine non fu più visto come una divinità separata e il nome Rudra fu usato per descrivere l’aspetto di Shiva che dominava sugli animali e presiedeva ai venti.