Che cos’è Anatomia comparata?

L’anatomia comparata è lo studio delle strutture fisiche all’interno e attraverso specie, generi e classificazioni di livello superiore della vita. I concetti di strutture omologhe, analoghe e vestigiali sono fondamentali e alla base del campo. Oltre alla zoologia, ha stretti legami con la filogenesi, che si occupa dell’evoluzione delle specie, nonché della biologia evolutiva e della paleontologia. Informa anche la cladistica, la metodologia predominante utilizzata per identificare e classificare le specie di organismi antenati e discendenti in gruppi evolutivi.

Lo scienziato fiammingo del XVI secolo Andreas Vesalius gettò le basi per lo sviluppo dell’anatomia comparata con la pubblicazione del 1534 di De Humani Corporis Fabrica Libri Septem – ovvero, I sette libri sulla struttura del corpo umano. La pubblicazione di Fabrica, come è noto in breve, ha lanciato una nuova tradizione di studio empirico dell’anatomia e l’emergere della moderna anatomia comparata, la cui fondazione è attribuita allo scienziato e medico inglese del 17 ° secolo Edward Tyson.

Le differenze e le somiglianze nell’anatomia comparata, ora ampliate con gli studi di biologia molecolare, sono la base per stabilire relazioni evolutive tra e tra le specie. Lo studio dell’anatomia comparata ha prodotto forti prove a sostegno della teoria dell’evoluzione. Si ritiene che gli organismi che hanno strutture anatomiche simili dall’embrione alle forme adulte siano strettamente correlati in termini evolutivi. Si ipotizza inoltre che condividano un antenato comune.

Uno dei concetti fondamentali di anatomia comparata è quello delle strutture omologhe. Le strutture anatomiche omologhe sono quelle che si trovano in organismi molto simili nello sviluppo e nella forma embriologici ma con funzioni diverse. Si ritiene che l’esistenza di strutture omologhe implichi che gli organismi siano evolutivamente strettamente correlati e condividano un antenato comune. Le zampe anteriori dei mammiferi – come le pinne dorsali di balene e delfini, le zampe anteriori di cani e gatti e le braccia e le zampe degli umani e di altri primati – sono esempi di strutture omologhe.

Le strutture anatomiche trovate negli organismi che sono diverse in termini di sviluppo e morfologia ma simili nella funzione sono conosciute come strutture analoghe. Le differenze nello sviluppo embrionale e nella forma ultima implicano che non esiste una stretta relazione evolutiva tra i due organismi e non condividono un antenato comune. Un esempio di strutture analoghe sono le ali di insetti e uccelli.

Un altro concetto importante è quello delle strutture vestigiali. Le caratteristiche anatomiche che si trovano in un organismo che non svolgono più alcuna funzione sono definite strutture vestigiali. Spesso sono di dimensioni ridotte, come l’appendice umana. La presenza della caratteristica in un organismo e di una vestigia in un altro implica che i due condividono un antenato evolutivo comune e sono strettamente correlati in senso evolutivo. Le balene, ad esempio, hanno ossa posteriori delle zampe posteriori simili a quelle dei mammiferi terrestri.