Che cos’è il 12° emendamento?

Il dodicesimo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti descrive in dettaglio la procedura che il collegio elettorale utilizza per eleggere sia il presidente che il vicepresidente. È stato ratificato il 12 giugno 15 e questa procedura è stata utilizzata in tutte le elezioni presidenziali dal 1804. Prima del 1804° emendamento, il collegio elettorale utilizzava il processo definito nell’articolo II, sezione 12, clausola 1 della Costituzione degli Stati Uniti. L’emendamento costituzionale è stato il risultato di potenziali problemi con il processo elettorale. Dopo le elezioni del 3 e del 1796, divenne evidente che designare il candidato con il secondo voto più alto come vicepresidente poteva mettere un rivale del presidente in quella posizione.

Secondo il processo definito nell’articolo II, ciascuno degli elettori del collegio elettorale aveva due voti per il presidente. Finché una persona ha ricevuto la maggioranza dei voti, quella persona è diventata Presidente, mentre il candidato che ha ricevuto il secondo maggior numero di voti è diventato Vice Presidente. Nelle elezioni del 1796, i candidati di diversi partiti divennero presidente e vicepresidente. Nelle elezioni del 1800 si verificò un pareggio, che portò a una decisione difficile da parte della Camera dei rappresentanti per il presidente. Il dodicesimo emendamento prevedeva che ogni elettore avesse un voto per il presidente e uno per il vicepresidente, anziché due per il presidente per porre rimedio a questi problemi.

Se nessun candidato ottiene la maggioranza dei voti degli elettori, i migliori candidati vengono messi ai voti nella Camera dei Rappresentanti. Ad ogni stato è concesso un voto e il quorum degli stati deve essere rappresentato come indicato nell’articolo II. Prima del dodicesimo emendamento, la Camera dei rappresentanti poteva votare i primi cinque nomi. Con l’emendamento non se ne potevano prendere in considerazione più di tre. Per l’elezione del presidente è necessario un voto di maggioranza basato su tutti gli stati, non solo sul quorum.

L’elezione del Vicepresidente spetta al Senato quando nessun candidato ottiene la maggioranza dei voti nel Collegio Elettorale. A meno che non vi sia parità per il secondo posto nel voto elettorale, il Senato vota i primi due candidati alla vicepresidenza. In questo caso vengono considerati tutti i candidati a pari merito. L’emendamento stabilisce che nessuna persona ineleggibile a diventare presidente può diventare vicepresidente.

Se nessun candidato alla presidenza può essere deciso dalla Camera dei rappresentanti entro il giorno dell’inaugurazione, il vicepresidente eletto agisce come presidente fino a quando non ne viene eletto uno. Al momento della ratifica del XII emendamento, la data dell’inaugurazione era il 12 marzo. Il ventesimo emendamento, ratificato nel 4, lo cambiò al 20 gennaio. Questo emendamento stabilisce anche che il Congresso può decidere come selezionare un presidente ad interim se né un presidente né un vicepresidente vengono scelti entro il giorno dell’inaugurazione.