Che cos’? la bimodalit??

La bimodalit? ? la pratica di usare le note di due distinte classi di intonazioni in una singola composizione musicale, rendendo la chiave o il centro tonale pi? ambigui. ? quindi una tecnica progettata per fornire un’armonizzazione pi? interessante e spingere i confini della musica tonale. ? considerato un metodo pi? contemporaneo ed ? strettamente correlato al concetto musicale di poltonalit?.

La bimodalit? pu? usare due classi di tonalit? a scelta del compositore. Le classi non devono essere ci? che i compositori e gli ascoltatori moderni conoscono come scale ?maggiori? o ?minori?. Possono anche usare le modalit? sviluppate dagli antichi greci, che includono le modalit? Dorian, Frigia, Lidia, Mixolidia, Eolie, Locriana e Ionica. Altre possibili classi includono scale di tono intero e pentatoniche.

La differenza principale tra bimodalit? e un semplice cambio di chiave o modalit? ? che la bimodalit? richiede che le due modalit? siano presenti contemporaneamente. Ad esempio, le note della modalit? Lydian che iniziano su F sono F, A, B, C, D ed E. Le note della modalit? Dorian che iniziano su D sono D, E, F, G, A, B e C. Se un giocatore ha giocato in Lydian per le misure da uno a quattro e un secondo giocatore ha eseguito in Locrian per le misure da uno a quattro, il pezzo sarebbe veramente bimodale. Se l’opera avesse tutti suonato in Lydian nelle misure da uno a quattro e tutti suonassero in Locrian nelle misure da cinque a otto, tuttavia, il pezzo non si sarebbe adattato alla definizione bimodale.

Normalmente, in un’opera con una sola modalit? o centro tonale, tutte le linee lavorano insieme all’interno della stessa progressione armonica, anche se ogni linea pu? essere ritmicamente e melodicamente indipendente. Nella bimodalit?, questo non ? pi? vero. Le armonie presenti possono adattarsi a entrambe le classi di tonalit?. Spesso questo si traduce in un alto livello di dissonanza, o almeno crea accordi pi? complessi.

Per un compositore che non vuole tanto scontro tra le altezze, la sfida della bimodalit? ? quella di trovare i punti in comune e le relazioni tra le classi di note e non deviare da esse. Ad esempio, usando il Lydian su F e Dorian su D esempio, un compositore potrebbe notare che un accordo in re minore con le note D, F e A ? possibile in entrambe le modalit?. In Lydian, l’accordo di re minore sarebbe stato costruito sulla quinta nota della modalit?. In Dorian, sarebbe stato costruito sulla prima nota della modalit?. Il compositore potrebbe anche notare che la distanza tra le prime due note delle due modalit? ? una terza, che forma una relazione mediante.

La bimodalit? non deve essere confusa con la modalit? di miscelazione. Nella modalit? di missaggio, i compositori semplicemente prendono in prestito liberamente armonie tra una chiave maggiore e il suo relativo minore. Questo d? al compositore una maggiore capacit? di aggiungere pi? colore all’opera e usare diversi tipi di progressioni e relazioni di accordi, ma le modalit? si alternano invece di avere entrambe presenti contemporaneamente. Il fatto che il compositore non possa usare melodie o armonie sia dei tasti maggiore che minore distingue contemporaneamente questa tecnica dalla bimodalit?.