La famiglia di piante Burseraceae, nota anche come famiglia delle torce, è una famiglia di piante di alberi di incenso. Alcune specie del Vecchio Mondo hanno goduto di una lunga storia di importanza culturale come fonti di fragranza, ma esistono anche specie del Nuovo Mondo che sono state spesso apprezzate dalle culture native che le conoscono. Gli incensi fatti dagli alberi della famiglia della fiaccola includono il noto incenso e la mirra aromatici. Ancora oggi, i membri della famiglia Burseraceae sono considerati di grande valore per le loro proprietà aromatiche.
I membri della famiglia di piante Burseraceae hanno una lunga storia di utilizzo. Storicamente hanno avuto un grande significato culturale e molti continuano a tenerli in grande considerazione oggi. Le specie del Vecchio Mondo della famiglia Burseraceae includono Commiphora myhrra, comunemente nota come mirra, e Boswellia sacra, comunemente nota come incenso. La linfa o la resina di queste piante possono essere raccolte per produrre oli aromatici. Gli oli prodotti da incenso e mirra sono stati a lungo apprezzati per l’uso nei riti religiosi e sono spesso citati nei testi religiosi giudeo-cristiani.
Commiphora gileadensis, comunemente noto come Balm of Gilead, è stato a lungo apprezzato per la sua fragranza, forse di più perché è relativamente raro. Il medico, farmacologo e botanico greco Dioscorides scrisse dei benefici di questa pianta, così come il medico romano Galeno. È anche menzionato nella Bibbia cristiana.
La linfa della Commiphora africana, comunemente nota come bdellium, una volta veniva usata nei riti cerimoniali in onore del dio Marte. Lo storico romano Plinio credeva che l’albero di bdellium fosse originario della Bactria. Si diceva che le donne del mondo antico portassero sacchi di linfa indurita dell’albero, come una forma di profumo.
Le specie della famiglia Burseraceae esistono anche nel Nuovo Mondo. Molte specie del Nuovo Mondo si trovano nei deserti del sud-ovest americano. Sono comunemente conosciuti come alberi di elefante nel Nuovo Mondo e la loro linfa può essere usata per produrre profumi di incenso e corpo. Le popolazioni native una volta usavano la linfa degli elefanti per impermeabilizzare le barche e riparare le ceramiche rotte. Si ritiene inoltre che gli oli abbiano proprietà medicinali e sono stati usati per disinfettare le ferite, trattare le infestazioni da pidocchi e curare la gonorrea.
Anche le specie sudamericane della famiglia Burseraceae, come la Bursera simaruba o l’albero gumbolimbo, hanno trovato usi medicinali tra le popolazioni autoctone. Si ritiene che i Maya abbiano usato la resina di questo albero per curare febbre, mal di stomaco, mal di testa, sangue dal naso e ustioni. Potrebbero anche aver fatto molto affidamento sulla resina per la produzione di incenso cerimoniale.