Un tumore è una crescita anormale di tessuto che non ha alcuna funzione fisiologica. I tumori sono causati da una divisione cellulare rapida e incontrollata che continua ad espandersi senza trattamento. La classificazione dei tumori è un sistema ideato dalla comunità scientifica e medica per consentire ai professionisti di identificare, diagnosticare e trattare i tumori.
Quando viene scoperto un tumore, il primo passo nella classificazione del tumore è determinare se la crescita è benigna o maligna. I tumori benigni sono a crescita lenta, non cancerosi e localizzati, il che significa che non hanno invaso altri tessuti. Queste crescite di solito possono essere rimosse e non torneranno. I tumori benigni possono causare seri problemi, a seconda della loro dimensione e posizione e alcuni, come i polipi nel colon, possono diventare cancerosi se non rimossi.
Al contrario, i tumori maligni sono cancerogeni e hanno la capacità di diffondersi, o metastatizzare, nei tessuti e negli organi vicini. Le cellule tumorali possono anche staccarsi dai tumori ed entrare nel sistema sanguigno o linfatico, diffondendo la malattia in altre parti del corpo. I tumori maligni richiedono trattamenti rapidi e specifici, quindi sono l’obiettivo principale della classificazione dei tumori.
Non esiste un sistema univoco di classificazione dei tumori. Un tempo i tumori venivano classificati in base a come apparivano al microscopio; altri sistemi si sono evoluti in base a dove ha avuto origine la crescita e al tipo di tessuto a cui assomigliava di più. Poiché i progressi scientifici hanno permesso ai medici di osservare le diverse proprietà cellulari e molecolari di vari tumori, sono emersi nuovi sistemi di classificazione dei tumori. Come risultato di questi cambiamenti, un singolo tipo di tumore può avere più nomi, mentre due diversi tumori possono avere lo stesso nome. Se a un paziente viene diagnosticato un tumore è importante che non solo conosca il nome datogli dal patologo, ma anche quale stadiazione o sistema di denominazione viene utilizzato.
La seconda parte della classificazione del tumore è una scala di valutazione che descrive l’aggressività e la malignità del tumore. La maggior parte delle scale di valutazione va da I a IV, con il grado I che descrive un tumore a crescita lenta e composto da cellule abbastanza normali. Il grado II è a crescita lenta, con cellule leggermente anormali e può ripresentarsi dopo la rimozione. Il grado III è più grave e si applica ai tumori maligni più attivi che stanno invadendo i tessuti vicini. I tumori di grado IV sono i più critici e sono costituiti da cellule maligne a crescita rapida e altamente invasive.
Anche il sistema di classificazione dei tumori impiegato varia tra i diversi tipi di cancro. Ad esempio, i tumori cerebrali sono ora generalmente classificati secondo il sistema recentemente messo a punto dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Questo sistema classifica il tumore in base al tipo di cellule presenti in cui il tumore ha avuto origine e al comportamento biologico di tali cellule.
La classificazione del tumore per i tumori ovarici dipende dal fatto che siano benigni o maligni e dal tipo di cellula in cui ha avuto origine il tumore. I tumori che iniziano nella superficie dell’ovaio sono chiamati tumori epiteliali. Quelli che iniziano nelle cellule che producono gli ovuli sono chiamati tumori delle cellule germinali e i tumori che iniziano nelle cellule che producono ormoni sono chiamati tumori stromali.