Differenza è una parola francese coniata dal filosofo e decostruzionista francese Jacques Derrida. La parola è un gioco di molte altre parole che illustrano il significato di Derrida. Il concetto di differenza è una teoria complessa che cerca di illuminare il modo in cui vengono usate le parole e come ne deriva il loro significato specifico. Derrida definì differance un “neografismo”, intendendo un termine che non è né una parola né un concetto e viene usato per descrivere un’idea letteraria.
Per creare e illustrare il termine, Derrida ha deliberatamente sbagliato a scrivere la parola francese differenza sebbene le due parole siano pronunciate in modo identico. Sebbene alcuni critici successivi siano tornati all’ortografia originale, Derrida lo ha fatto intenzionalmente, per evidenziare l’idea che ascoltare una parola non ne fornisce l’immagine completa o il significato e che le apparenze possono ingannare. Nella sua teoria della decostruzione, Derrida ha affermato che poiché ogni persona ha diversi stati d’animo, background e modi di vivere le cose, una parola o una scelta di parole non evocherà la stessa idea a ogni persona.
Differenza è un gioco sul verbo francese differer, che significa sia “differire” che “differire”. Derrida usa entrambi questi significati per descrivere il suo concetto. Con le parole, suggerisce Derrida, il significato è sempre “rimandato” poiché una singola parola non può dare una descrizione completa. Una parola ha bisogno di altre parole per darle contesto; pertanto il suo significato è rinviato a maggiori informazioni. Un esempio dell’argomento “differire” è la parola “casa”. Di per sé, la parola dà una definizione incompleta. Se dici “casa mia”, “Casa Bianca” o “casa del cane”, il quadro diventa più completo.
Nella seconda descrizione del termine, “differenziare”, Derrida afferma che parole specifiche sono usate per differenziare idee specifiche. “Casa”, ad esempio, fa apparire un’immagine diversa rispetto a parole alternative con significato simile, come “capanna” o “villa”. Le parole specifiche che usiamo hanno un effetto sull’immagine che creiamo, facendola “differire” dalla versione di chiunque altro della stessa immagine.
Derrida ha introdotto il concetto di differenza nel suo libro, Speech and Phenomena, in una discussione del filosofo Edmund Husserl. Il concetto di differenza è stato quello che Derrida ha continuato ad esplorare, ampliando i suoi significati in interviste e saggi. La differenza è anche strettamente connessa alle teorie filosofiche della decostruzione di Derrida, che sostanzialmente affermano che non esiste un punto di vista universale fisso e che i cambiamenti di significato si basano sulla prospettiva individuale.
Stanley Fish, uno degli sviluppatori di Reader Response Criticism, ha anche usato il termine per descrivere come singoli lettori o gruppi di lettori potrebbero avere letture molto contrarie di un testo. Ad esempio, ci sono lettori che vedono Huckleberry Finn come un racconto contro la schiavitù, che offre un forte argomento per l’emancipazione degli schiavi. Altri lettori, o altre comunità discorsive, sentono che il racconto è esattamente l’opposto e hanno lavorato intensamente per bandire il libro dalle biblioteche e dalle liste di lettura delle scuole superiori. Il modo in cui ogni parola viene presa, letta o capita farà una straordinaria differenza in ultima analisi. Secondo Derrida, tutte le interpretazioni sono valide, anche se possono creare frustrazione tra gli utenti della stessa parola o delle stesse parole.