Per i linguisti, la morfologia flessiva è lo studio di come le flessioni, o le modifiche alla forma più elementare di una parola, cambiano il significato. Per il resto di noi, è una questione di plurali, tempo e semplicemente buon senso. Se una parola guadagna o perde un prefisso o un suffisso, subisce una vocale interna o un cambiamento di consonante per diventare plurale, o si trasforma in altro modo è roba della morfologia flessiva.
Un morfema potrebbe sembrare quello che fanno certi tipi di giocattoli per bambini quando vengono trasformati da un gattino a una bestia spaziale con la rotazione di una vite, ma in realtà è un’unità di suono. Per essere precisi, un morfema è la più piccola unità significativa di suono in inglese o in qualsiasi altra lingua. Alcuni morfemi sono parole di una singola sillaba, ad esempio /bird/. Sebbene l’aggiunta di una s alla parola non ne cambi il singolo stato, aggiunge un altro morfema perché anche /s/ ha un significato; significa “più di uno”.
Le parole in inglese non si limitano a essere il loro sé più ovvio. Le parole che sono nomi in una frase possono improvvisamente saltare in punta di piedi e ballare come un verbo nella successiva. Avvitare un suffisso può trasformare una parola in un avverbio e aggiungere un prefisso a un sostantivo o persino a un verbo può dargli un universo di significato completamente diverso. Se così non fosse, l’inglese avrebbe bisogno di molto di più delle circa 175,000 parole funzionali che lo compongono.
Prefissi come “pre”, “sub” e “re” cambiano le parole in modi imprevedibili e sensati. Se un gruppo di persone applaude quando un altoparlante ha finito, emette un suono. Se invece la stanza risuona di applausi, non risuona più, trabocca di più suoni che sembra in grado di contenere. Uno scrivano è addestrato a scrivere bene, ma quando il medico prescrive, non lavora con persone che vanno a scuola per diventare scrivani ma non si sono ancora laureate.
Anche i suffissi come “ly”, “ed” e “ment” cambiano significato attraverso la morfologia flessiva. L’aggiunta del morfema /ly/ a un aggettivo, ad esempio, lo trasforma in un avverbio: È veloce perché corre veloce. Mentre i morfemi /ed/ e /s/ possono distinguere tra passato e presente o quante persone stanno facendo qualcosa, l’aggiunta del morfema /ment/ trasforma un aggettivo in un sostantivo, come in “contentezza”.
La morfologia flessiva non consiste solo nel trasformare le parole in altre parole con prefissi e suffissi. Può anche comportare cambiamenti vocalici interni che influenzano il significato. “Canto ogni giorno” significa che canto oggi, ho cantato ieri e canterò domani; L’ho sempre fatto e sempre lo farò. “Cantavo ogni giorno” significa che, in passato, c’è stato un periodo di tempo durante il quale ho cantato tutti i giorni ma che non faccio più. Il cambiamento di una singola lettera su carta o suono nel flusso linguistico fa un’enorme differenza in ciò che si intende.