La prospettiva psicodinamica si riferisce a diverse teorie che condividono alcuni punti in comune di base nella pratica della psicoterapia e la visione pi? ampia della visione dell’individuo. ? quasi impossibile discutere questa prospettiva, poich? ora ce ne sono cos? tante in uso nella moderna pratica della terapia. Hanno aspetti comuni, tuttavia, che possono essere delineati e, nel complesso, condividono un principio di base secondo cui la maggior parte delle ragioni per cui le persone fanno le cose risiedono nella motivazione inconscia. Sigmund Freud ha esplorato per primo questo principio, sebbene molti contributori abbiano aggiunto altri elementi che possono essere contraddittori alle sue idee originali.
Nei termini pi? semplici, una prospettiva psicodinamica parla della convinzione che le esperienze, spesso durante l’infanzia, modellano chi sono le persone e come pensano oggi. La maggior parte delle volte, le persone non ricordano quelle esperienze o non collegherebbero i punti tra passato e presente. In effetti, la motivazione per fare qualcosa ora ? spesso inconscia e deve essere rivelata attraverso la terapia.
Freud ha inventato il modello del s? in tre parti, composto da un Io, Super-Io e Es. Questi aspetti della mente si formano nella primissima infanzia, ha suggerito, con l’ego come s? cosciente. Di solito, il Super-Io e l’Es lottavano l’uno contro l’altro sotto la superficie, ei risultati di ci? si possono vedere in varie nevrosi presentate all’interno dell’Io. Freud ha lavorato su queste teorie per molti anni, suggerendo inizialmente che le esperienze precoci, memorizzate inconsciamente, erano il predittore e la ragione della maggior parte del comportamento umano. Ci sono alcuni oggi, come i teorici della Maestria del Controllo, che supportano questo pensiero.
Pi? tardi, Freud ha dato una spiegazione del comportamento molto pi? basata sulla sessualit?, attribuendo gran parte di essa al desiderio sessuale inespresso delle persone per i loro genitori. Per alcuni, tali teorie erano di grande utilit?, sebbene altri ritenessero che questa prospettiva fosse errata. Un teorico che si oppose a Freud fu Carl Jung, il quale sugger? che il s? includeva molte pi? parti e che alla base di tutto c’era l’inconscio collettivo, condiviso da tutte le persone, non importa dove o come vivevano.
Altri teorici, come Heinz Kohut, hanno escogitato forme della prospettiva psicodinamica come le Relazioni oggettuali, simili al lavoro di Freud. Kohut insisteva anche sulla natura empatica del terapeuta, che era un diversivo dalla psicoanalisi standard praticata da Jung o Freud. In effetti, la tradizionale distanza tra cliente e analista ? stata scartata in molte forme di psicoterapia, e oggi ci sono meno psicoanalisti e molti pi? terapeuti che sposano una qualche forma di pensiero psicodinamico.
In terapia, il terapeuta psicodinamico ascolta il cliente per vedere se, insieme, possono scoprire motivazioni nascoste per comportamenti che oggi confondono la persona. Se questi sono visti come sessualit? repressa, qualche forma di rifiuto dei genitori o qualche altra ragione tende a dipendere dalla particolare scuola di pensiero psicodinamico. Data l’ampia gamma di scuole che vengono chiamate psicodinamiche, la terapia pu? essere condotta in modi leggermente diversi e pu? incorporare altre scuole di pensiero. Molti terapeuti usano anche la terapia cognitivo comportamentale, dove sembra appropriato.