Quando una donna porta più feti in gravidanza, a volte le viene data la possibilità di avere una riduzione selettiva, una procedura per eliminare uno o più feti dal suo grembo. Questo viene fatto in modo che la donna possa portare a termine il figlio o i bambini rimanenti con maggiori possibilità di avere bambini sani senza problemi di salute. La riduzione selettiva è anche un’opzione per un singolo feto che è stato testato e ha riscontrato difetti alla nascita debilitanti.
La riduzione selettiva viene solitamente eseguita tra la nona e la dodicesima settimana di gravidanza e di solito entra in gioco quando sono coinvolti quattro o più feti. Alla madre viene data la possibilità di ridurre il numero di feti a uno o due. In alcuni casi, anche una serie di terzine può essere ridotta a soli due feti. Questa è un’opzione perché le gravidanze con più feti possono causare aborto spontaneo o problemi di salute per gli altri feti e per la madre.
La procedura può anche entrare in gioco quando i test mostrano che un feto ha una malattia o una deformità. La procedura può essere eseguita se un medico ritiene che un feto morirà più tardi durante la gravidanza e rappresenta una minaccia per la salute degli altri feti. In questi casi specifici, la procedura è nota come terminazione selettiva.
La procedura per la riduzione selettiva consiste nell’eseguire un’ecografia per la riduzione della gravidanza multifetale. Alla donna viene chiesto di sdraiarsi su un lettino e il gel viene posto sul suo addome. Il medico o il tecnico esegue una sonda trasduttore sull’addome e i feti multipli vengono visualizzati su un monitor. Guardando il monitor, il medico posizionerà quindi un ago attraverso l’addome della donna e inietterà uno o più feti nel cuore con una soluzione di cloruro di potassio. Questa iniezione fermerà il cuore del feto.
In questa fase, poiché la riduzione selettiva viene eseguita nella prima parte della gravidanza, il feto sarà piccolo. Ciò consentirà al feto di essere assorbito dal corpo della donna. La madre potrebbe avere sanguinamento vaginale o spotting dopo la procedura.
Ci sono rischi con la riduzione selettiva, come con qualsiasi procedura medica. I feti rimanenti possono finire per essere abortiti. I feti possono anche nascere prematuramente, causando rischi per la salute del bambino. Un rischio raro è che si possa formare un’infezione nell’addome o nell’utero della donna che ha eseguito la procedura.