L’arte islamica descrive diverse forme d’arte come l’architettura, i tessuti e l’illuminazione dei libri che sono nati da aree geografiche che erano principalmente islamiche nella cultura e nella politica. La religione islamica si sviluppò nel 622 d.C. e si diffuse mentre i guerrieri islamici rivendicavano il territorio nel loro dio, il nome di Allah. Con un’aggressiva conquista arrivarono l’arte e le forme architettoniche islamiche con i loro caratteristici motivi naturali e floreali, l’horror vacui e i sontuosi arredi. L’arte islamica, sebbene dominata dall’architettura e priva di tradizione pittorica, è stata influenzata da molte delle tradizioni artistiche circostanti, tra cui le tradizioni cristiane, bizantine e dell’Asia centrale.
Man mano che il dominio politico e culturale si diffondeva dal suo epicentro in Palestina, Siria e Iraq, furono costruite moschee e palazzi che riflettevano le tradizioni dell’arte islamica dell’epoca. Gli esterni sono stati decorati con intricati motivi curvilinei e stilizzati che coprivano ogni superficie disponibile. Questi disegni servivano a uno scopo decorativo, ma non necessariamente religioso. L’arte e l’architettura islamica utilizzavano sculture in pietra e rilievi in ??stucco all’esterno. Gli interni sono stati decorati con tessuti, tappeti e ceramiche lussuosi e modellati.
L’uso dei pavimenti piastrellati a mosaico era molto popolare poiché i sovrani impiegavano ogni mezzo possibile per riflettere la loro ricchezza e amore per il lusso. Come gli esterni di moschee e palazzi, i disegni erano affollati, modelli ripetitivi basati su forme organiche e motivi geometrici. Nessuna superficie è rimasta senza decorazione. Il tappeto orientale era popolare non solo per motivi pratici, ma come oggetto decorativo, status symbol e regalo che mostrava favore. Le corti reali impiegarono tessitori per creare tappeti meravigliosamente decorativi che sono diventati famosi in tutto il mondo dal decimo secolo e rimangono esempi popolari di arte islamica nei tempi moderni.
Gli articoli pratici da utilizzare nelle moschee e nei palazzi rispecchiano l’amore islamico per il lusso. Artigiani altamente qualificati trasformarono metallo, legno e avorio in oggetti d’arte riccamente decorati e furono decorati con caratteristici disegni di arabeschi islamici. I disegni erano caratterizzati da rilievi appiattiti e i colori sono limitati a quelli dei materiali strutturali e metallici.
L’arte islamica tradizionalmente non ha rappresentazioni pittoriche, in quanto il libro sacro dell’Islam, il Corano, non consente immagini scolpite. Eppure, nel 1200 d.C., l’Iran e l’Iraq stavano producendo libri illuminati con ricche illustrazioni di scene secolari di caccia, banchetti e battaglie. I sovrani commissionavano spesso calligrafi e artisti per illustrare libri di poesie. Figure umane, come quelle del Khamsa di Nizami del XVI secolo, sono appiattite e prive di ombre. La prospettiva è minima o inesistente e le figure sembrano fluttuare sullo sfondo. L’attenzione non si concentra sul realismo ma su colori ricchi e forme modellate.