Che cos’è l’incapsulamento della placenta?

L’incapsulamento della placenta è il processo di essiccazione della placenta umana e di trasformarla in forma di pillola. Questo organo nutre il bambino prima della nascita e crea anche ormoni per preparare il corpo della madre al parto. Si dice che consumare la placenta abbia molti benefici, tra cui alleviare la depressione postpartum e i sintomi della menopausa. Le pillole sono più allettanti per la maggior parte delle persone rispetto alla cottura della placenta in stufati o altri piatti.

Circa l’80% delle neomamme prova un certo grado di tristezza. Si stima che una tristezza più persistente, chiamata depressione postpartum, colpisca fino al 25% delle neomamme da uno a tre mesi dopo il parto. La psicosi postpartum grave colpisce da una a tre su 1000 neomamme. I sostenitori dell’incapsulamento della placenta affermano che la causa principale di queste condizioni sono gli squilibri ormonali causati dal parto.

Il consumo della placenta, anche attraverso l’incapsulamento della placenta, è stato praticato per secoli in numerose culture. Si dice che fornisca sia il supplemento ormonale che la nutrizione necessaria. Alcune fonti affermano che le donne che consumano la propria placenta si divertono più facilmente durante il periodo postpartum, hanno più energia e producono più latte materno.

Per le madri interessate all’incapsulamento della placenta, il parto in casa è l’opzione più semplice. Alcuni ospedali non consentono alle donne di portare a casa la placenta e ci sono professionisti che effettuano visite domiciliari per preparare la placenta. È anche possibile per le donne acquistare kit per eseguire da sole l’incapsulamento della placenta. Come ogni carne, la placenta deve essere adeguatamente maneggiata e refrigerata prima dell’uso.

Per eseguire l’incapsulamento della placenta, la placenta deve essere prima cotta a vapore per circa 15 minuti su ciascun lato. Viene poi tagliato a pezzi ed essiccato in essiccatore per almeno sei ore. I pezzi essiccati vengono quindi macinati in un robot da cucina o in un apparecchio simile. Si possono aggiungere erbe essiccate, selezionate per le loro proprietà uniche. Una volta macinata, la placenta viene posta in capsule vuote.

Le capsule di placenta possono essere refrigerate a tempo indeterminato. La dose raccomandata è di tre capsule una volta al giorno per la prima settimana dopo il parto e due capsule due volte al giorno per la seconda settimana. Dopodiché, la madre può prendere le pillole ogni volta che ne sente il bisogno. Le pillole extra possono essere congelate fino a quando la donna non arriva alla menopausa, di cui si dice che alleviano i sintomi.
Ci sono molti benefici dichiarati della placenta, ma non sono stati fatti studi medici per sostenere queste affermazioni. Non esistono prove che dimostrino che gli ormoni contenuti nella placenta vengono trattenuti durante la cottura. Non c’è alcun danno nel consumare la placenta se è stata gestita e conservata correttamente, quindi le donne non dovrebbero aver paura di provare l’incapsulamento della placenta.