Che cos’è un investitore istituzionale?

Un investitore istituzionale (II) è una grande entità con accesso a un consistente pool di fondi utilizzati per gli investimenti. Gli investitori istituzionali effettuano investimenti per conto di altri e sono una forza importante nel mercato, rappresentando oltre il 70% delle negoziazioni in un dato giorno nella maggior parte dei mercati finanziari. Un concetto strettamente correlato è un investitore istituzionale estero (FII), un’entità che effettua investimenti in un mercato finanziario estero, come nel caso di un investitore istituzionale britannico che investe in India.

Banche di investimento, società di brokeraggio, fondi comuni di investimento, compagnie assicurative, fondi di dotazione universitaria, fondi pensione e hedge fund sono tutti esempi di investitori istituzionali. Queste organizzazioni raccolgono contributi finanziari da un gran numero di persone, effettuando investimenti nel mercato per conto delle persone che hanno contribuito al fondo. Ad esempio, un fondo pensione raccoglie i contributi dei dipendenti e degli iscritti al sindacato e li investe insieme. Le scelte di investimento sono dettate dai dipendenti della società di investimento e questi dipendenti utilizzano una varietà di competenze per determinare come e quando investire i fondi.

Il vantaggio di avere accesso a un sostegno finanziario consistente è che un investitore istituzionale può creare un portafoglio molto diversificato, che rafforzerà la sua posizione finanziaria. Poiché questi investitori trattano grandi quantità di denaro, ricevono anche un trattamento preferenziale e possono beneficiare di tariffe speciali che non sono messe a disposizione del pubblico in generale. Gli investitori istituzionali possono anche avere un’enorme influenza sul mercato e sulla solvibilità delle singole società perché esercitano così tanto potere finanziario.

La normativa finanziaria viene applicata in modo diverso agli investitori istituzionali rispetto agli altri attori del mercato. Come regola generale, sono soggetti a una minore regolamentazione e non sono così protetti come lo sono i consumatori. Le tutele normative sono ritenute meno necessarie perché gli investitori istituzionali dovrebbero vigilare su se stessi e gestire i propri investimenti con saggezza, sebbene questo approccio alla regolamentazione non sia stato necessariamente abbracciato da tutti coloro che si occupano di mercati finanziari.

Per le persone che non hanno esperienza nel mercato, lavorare con un investitore istituzionale può generare un migliore ritorno sugli investimenti rispetto all’investimento indipendente. Gli investitori istituzionali proteggono i propri clienti dai capricci del mercato e talvolta possono generare rendimenti molto elevati. Tuttavia, la mancanza di controllo sugli investimenti significa anche che i consumatori non saranno in grado di definire la direzione dei loro investimenti e ciò potrebbe esporli a rischi se le aziende che investono per loro conto non riescono a identificare le tendenze del mercato.

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