Un osteoma osteoide è un tumore osseo benigno, spesso solitario, o una lesione tipicamente non più di 1.5 cm di diametro. Di solito è composto da osso osteoide e tessuto, che sono forme immature di ossa. La causa è sconosciuta e può insorgere in quasi tutte le parti del sistema scheletrico, comprese le ossa lunghe delle gambe, come il femore e la tibia. Anche le ossa delle mani, dei piedi e della colonna vertebrale sono luoghi comuni per l’osteoma osteoide.
Il tumore è comunemente visto nei caucasici di età compresa tra 5 e 56 anni e colpisce gli uomini più delle donne. È meno probabile che si verifichi nei bambini di età inferiore ai 5 anni. Il disturbo principale nell’osteoma osteoide è un dolore lieve persistente che peggiora con l’attività per diversi mesi. L’intensità del dolore aumenta fino a diventare abbastanza grave da disturbare il sonno del paziente. Il dolore viene spesso alleviato assumendo farmaci antidolorifici a piccole dosi.
Altri sintomi includono rigidità e debolezza nei muscoli adiacenti dell’osso interessato. Una zoppia si manifesta anche quando la lesione si sviluppa nelle gambe. Può essere presente gonfiore localizzato, ma di solito non c’è aumento della temperatura corporea. Osteoma osteoide della colonna vertebrale, un osteoma osteoide che cresce nelle vertebre della colonna vertebrale, di solito porta alla scoliosi, una curvatura anormale della colonna vertebrale e al torcicollo, noto anche come collo storto o torcicollo.
L’osteoma osteoide viene solitamente diagnosticato con varie tecniche di imaging radiografico, spesso a seconda del sito dell’area interessata. La tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (MRI) sono spesso utilizzate per valutare la posizione precisa del tumore. La TC, tuttavia, ha l’ulteriore vantaggio di essere utilizzata anche nell’ablazione dell’osteoma osteoide, una procedura chirurgica per la rimozione del tumore. La tomografia computerizzata a emissione di protoni singoli (SPECT) è il metodo solitamente richiesto quando il tumore colpisce la parte della vertebra chiamata processo spinoso. L’angiografia, una tecnica di imaging solitamente eseguita per la valutazione dei vasi sanguigni, e l’ecografia doppler sono talvolta utilizzate nella rilevazione del tumore.
Il miglior trattamento dell’osteoma osteoide è l’escissione completa o la rimozione della lesione. Ciò si traduce spesso in un sollievo immediato e permanente del dolore. A volte viene utilizzato anche l’innesto osseo autologo per il trattamento. È una procedura in cui si ottiene un osso sostitutivo da altre parti del corpo del paziente per riempire l’area in cui è stato rimosso l’osso difettoso. La lesione alla fine regredisce se non viene rimossa, tuttavia, il dolore può persistere per un certo numero di anni.