Che cos’è un sottoprodotto?

Un sottoprodotto è un materiale secondario prodotto come parte di un processo di fabbricazione. Alcuni sottoprodotti possono essere utilizzabili in nuovi prodotti, mentre altri sono materiali di scarto che richiedono una lavorazione separata e uno smaltimento sicuro. Le aziende tendono a limitare i sottoprodotti di scarto, poiché non vogliono spendere soldi per lo smaltimento perché ciò può aumentare i costi di produzione. Alcuni escogitano modi creativi per vendere materiali tradizionalmente visti come rifiuti al fine di semplificare i processi di produzione.

Può essere difficile fabbricare qualcosa senza creare sottoprodotti lungo il percorso. Ad esempio, nella lavorazione del riso, gli scafi esterni non commestibili vengono rimossi. Questi rappresentano un sottoprodotto che la società deve utilizzare o scartare. Alcuni usi degli scafi di riso includono pacciamatura, isolamento, carburante per centrali elettriche e prodotti in legno ingegnerizzato. Le imprese potrebbero essere in grado di vendere i loro scafi, trasformandoli in una parte preziosa del processo anziché in un sottoprodotto indesiderato.

Alcuni sottoprodotti sono pericolosi. Le reazioni chimiche, il trattamento del combustibile nucleare e attività simili possono generare sottoprodotti che non possono essere utilizzati o venduti come parte del prodotto originale. Sono anche troppo pericolosi per essere commercializzati da soli. Il produttore deve invece elaborarli e smaltirli in modo sicuro. Ciò può creare problemi come l’inquinamento se le aziende non assicurano adeguatamente i propri rifiuti durante il processo di produzione.

Le aziende che utilizzano processi noti per generare sottoprodotti possono periodicamente rivalutarli per determinare se è possibile ridurre l’eccesso o trovare nuovi modi di utilizzare questi materiali. La razionalizzazione dei processi può comportare lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi basati su sottoprodotti. Un esempio può essere visto con il mais, in cui numerosi sottoprodotti possono essere prodotti durante la manipolazione. La maggior parte di questi può avere un uso secondario; l’amido di mais, ad esempio, è un sottoprodotto utilizzato nella preparazione degli alimenti e in altre attività.

L’efficienza può essere una preoccupazione per molti processi industriali. La generazione di un sottoprodotto può essere indicativa di rifiuti e potrebbe essere possibile ridurre i rifiuti modificando il processo. Quando questa non è un’opzione, la società può ricorrere a nuovi modi di utilizzare i sottoprodotti. Le aziende in grado di riconfezionare e vendere i loro prodotti secondari possono realizzare profitti significativi da queste vendite.

Le normative ambientali riguardano i sottoprodotti noti per essere pericolosi. Se possibile, potrebbe essere necessario elaborarli per neutralizzarli. Nei casi in cui questa non sia un’opzione, la società deve adeguatamente contenerli e proteggerli. L’estrazione mineraria, ad esempio, provoca la generazione di sterili tossici che devono essere controllati in contenitori o serbatoi adeguati per prevenire l’inquinamento ambientale.