Una supernet è un gruppo di reti o sottoreti di computer che vengono trattate come una singola entità. Il concetto è stato creato in risposta alle carenze del sistema di indirizzamento “di classe” in cui gli indirizzi del protocollo Internet (IP) sono distribuiti in pool di dimensioni predefinite note come blocchi. Il supernetting consente alle organizzazioni di personalizzare le dimensioni delle proprie reti e riduce la richiesta di apparecchiature di routing di rete aggregando molti percorsi separati.
Sia con le supernet che con i sistemi di indirizzamento di classe, gli indirizzi IP sono suddivisi in un minimo di due parti: un identificatore di rete che specifica una rete e un identificatore di host che specifica un computer o un altro dispositivo su quella rete. La lunghezza complessiva di un indirizzo IP è limitata, quindi la dimensione di un identificatore limita la dimensione dell’altro. Prima del concetto di supernet, gli indirizzi IP erano distribuiti in blocchi, secondo una “classe” che determinava quanto di ciascun indirizzo era dedicato a entrambi i tipi di identificatore. In un indirizzo di “classe A”, l’identificatore di rete è piuttosto breve, lasciando spazio a soli 127 blocchi di rete, mentre la lunghezza relativa dell’identificatore di host consente a ciascuna di queste 127 reti di avere oltre 16 milioni di host. Le altre due classi comuni sono la classe B, che può supportare fino a 65,534 host e 16,384 reti, e la classe C, che consente solo 254 host, ma poco più di due milioni di reti.
L’idea di una supernet è stata creata in risposta a diversi problemi con il sistema di indirizzamento di classe. Molte aziende e organizzazioni avevano bisogno di più dei 254 host disponibili da un blocco di rete di classe C, ma molto meno dei 65,534 indirizzi forniti in un blocco di classe B. Di conseguenza, a molte organizzazioni di medie dimensioni sono stati assegnati blocchi di classe B, ma hanno utilizzato solo una parte dei 65,534 indirizzi assegnati, portando a un’inevitabile carenza di indirizzi di classe B. Inoltre, la rapida crescita di nuovi siti Web e destinazioni di rete ha iniziato a gravare pesantemente sulle apparecchiature di routing che hanno dovuto memorizzare sempre più informazioni per raggiungere il numero crescente di reti e host. Nel 1993, l’Internet Engineering Task Force (IETF), ha approvato ufficialmente il concetto di supernet per affrontare questi problemi.
Il supernetting, noto anche come CIDR (classless interdomain routing), elimina la precedente nozione di classi. Una supernet è essenzialmente un gruppo di blocchi di rete o sottoreti più piccoli che viene trattato come un’unica rete di grandi dimensioni. Gli identificatori di rete in una supernet possono essere di qualsiasi lunghezza, consentendo di personalizzare le dimensioni della rete in base alle esigenze di un’organizzazione. Due blocchi di classe C, ad esempio, potrebbero essere supernettati per un totale di poco più di 500 indirizzi. Questo sistema consente anche l’aggregazione dei percorsi, che raggruppa le informazioni di instradamento per una varietà di host o reti in un unico percorso “riassunto”.
Il concetto di supernet presenta alcuni inconvenienti, in particolare la maggiore complessità in CIDR rispetto al sistema di indirizzamento di classe e la necessità di nuovi protocolli di routing che supportano CIDR. La possibilità di personalizzare la lunghezza di un identificatore di rete ha reso più difficile per gli amministratori di sistema distinguere tra identificatore di rete e identificatore host. Per affrontare questo problema, è stato introdotto un nuovo stile di scrittura degli indirizzi IP. In questo stile, chiamato notazione CIDR o notazione barra, una barra segue un indirizzo IP, seguito dal numero di bit utilizzati per l’ID di rete. Nell’esempio 192.168.25.5/24, i primi 24 bit dell’indirizzo sono l’identificatore di rete, mentre i restanti otto bit sono l’identificatore dell’host.