Una batteria prende il nome in base ai componenti chimici che reagiscono per creare la corrente elettrica. Una batteria zinco-carbone utilizza un contenitore di zinco sia per ospitare i prodotti chimici che per fungere da terminale negativo nel circuito elettrico. L’asta di carbonio all’interno della batteria funge da terminale positivo e raccoglie gli elettroni. Queste batterie sono comunemente utilizzate in piccoli dispositivi elettronici e sono state le prime batterie a secco disponibili in commercio.
Quando una batteria è collegata a un dispositivo, le sostanze chimiche all’interno della batteria reagiscono per creare una corrente elettrica per caricare il dispositivo. Una batteria zinco-carbone ha due estremità con carica opposta contrassegnate come positiva e negativa. Gli elettroni si accumulano sull’estremità negativa e poi viaggiano verso l’estremità positiva. Questo crea una corrente elettrica nella direzione opposta. La corrente elettrica scorre attraverso il terminale caricato negativamente nel dispositivo per caricarlo.
Nella batteria zinco-carbone, il contenitore di zinco è il terminale negativo attraverso il quale la corrente elettrica scorre nel dispositivo. Il terminale positivo è una miscela di sostanze chimiche, solitamente una miscela di polvere di biossido di manganese, carbonio e un elettrolita. Anche un’asta di elettrodo di carbonio è posta all’interno del centro della batteria, collegando le due estremità ricoperte di metallo di cariche opposte e fungendo da terminale positivo. Questa bacchetta è il mezzo con cui viaggiano gli elettroni. Questa struttura della batteria lo rende in grado di funzionare in tutte le posizioni, rendendolo ideale per l’uso in dispositivi elettronici portatili.
Le batterie zinco-carbone sono state le prime batterie a secco disponibili in commercio e sono utilizzate principalmente in piccoli dispositivi elettronici portatili che richiedono un livello di potenza da basso a moderato, come torce elettriche e fotocamere. Sono disponibili sia in forma cilindrica che a celle piatte. La forma a celle piatte consente una tensione disponibile più elevata grazie alla sua capacità di impilare uno sopra l’altro e aumentare il circuito elettronico.
Una batteria zinco-carbone non è ricaricabile, ma è usa e getta ed economica. Migliaia di batterie zinco-carbone vengono smaltite ogni anno, a volte in modo non corretto. Il mercurio è stato originariamente aggiunto per ridurre il tasso di corrosione all’interno della batteria zinco-carbone. Nel 1996, gli Stati Uniti hanno vietato l’uso del mercurio nelle batterie, riducendo così significativamente l’impatto ambientale delle batterie zinco-carbone scartate.