Un atto di reato è un atto legislativo che codifica i crimini contro lo stato o stabilisce le linee guida per la gestione dei processi penali, dei diritti e delle sanzioni. Esistono molti atti legislativi in tutto il mondo che vengono definiti atti criminali, tra cui diverse sezioni del Titolo 18 del Codice degli Stati Uniti, nonché i codici penali dell’Australia e della Nuova Zelanda. Poiché la classificazione penale cambia spesso con i tempi, un atto criminale può subire molte modifiche e emendamenti nel corso della sua vita.
Sebbene la sezione di classificazione penale del codice degli Stati Uniti possa essere indicata per intero come Crimes Act, il termine è applicato più specificamente ad alcune sezioni del documento. Una particolare sezione a cui spesso ci si riferisce semplicemente come l’atto sui crimini è più precisamente intitolata War Crimes Act del 1996. Questa sezione del Codice degli Stati Uniti definisce e stabilisce le potenziali sanzioni per atti considerati crimini di guerra, come l’uso della tortura , sperimentazione o trattamento disumano di qualsiasi persona protetta dalla Convenzione di Ginevra e da trattati simili di cui gli Stati Uniti sono firmatari. La legge sui crimini di guerra si applica sia alle vittime di azioni criminali di guerra, sia agli autori di azioni criminali, sia per i civili che per il personale militare degli Stati Uniti.
Un altro atto legislativo degli Stati Uniti che potrebbe avere un titolo abbreviato è il Major Crimes Act del 1885. Questa sezione del codice penale attribuiva al governo federale la giurisdizione su determinati crimini, tra cui omicidio, rapimento e aggressione, anche se avvenuti in terra tribale controllata dai nativi americani. Storici e giuristi indicano questa legislazione come una mossa da parte del governo degli Stati Uniti per ridurre il potere detenuto dai leader tribali. Inoltre, come è stato sostenuto in una sfida alla legge del XX secolo, la classificazione di questi crimini come crimini federali piuttosto che statali o tribali ha spesso comportato l’imposizione di pene e condanne più severe. La legge sulla costituzionalità del Major Crimes Act è stata confermata nel 20, con il parere di controllo della Corte Suprema che ha ritenuto che l’atto non violasse le clausole di parità di protezione.
Il Crimes Act del 1914 è un pezzo significativo della legge federale australiana fino ad oggi, che funge da documento principale che descrive il livello e i limiti del coinvolgimento federale nei procedimenti penali e giudiziari in tutto il paese. Allo stesso modo, il New Zealand Crimes Act del 1961 continua a fungere da documento guida per le procedure penali federali, sebbene abbia subito diversi emendamenti controversi sin dal suo inizio. Nel 1986, un acceso dibattito ha preceduto l’abrogazione di una sezione che vieta l’attività omosessuale tra adulti consenzienti. Nel 2007, un’altra modifica accanitamente dibattuta ha portato alla rimozione di una protezione che, secondo i fautori del cambiamento, consentiva l’assoluzione dei pedofili, consentendo l’uso della “forza ragionevole” sui bambini.