Una licenza open source è una forma di copyright del software per computer in cui l’autore consente l’accesso ai codici sorgente, l’utilizzo e la manipolazione da parte di chiunque senza timore di rappresaglie per violazione del copyright. Ciò significa che chiunque scarichi il codice sorgente può apportare qualsiasi modifica desiderata al codice sorgente. Ciò consente agli utenti di personalizzare completamente un software in base alle proprie esigenze.
Una copia modificata di un software che ha una licenza open source può o non può essere distribuita legalmente. Un autore può stabilire nel suo codice sorgente che la distribuzione di qualsiasi modifica può costituire una violazione del diritto d’autore ed è espressamente vietata. In tal caso, il contenuto modificato può essere utilizzato solo dal modificatore e lui o lei non possono condividere le modifiche con nessun altro.
Il termine “software open source” non significa che un software sia gratuito, sebbene la maggior parte del software open source sia distribuito in questo modo. La maggior parte degli autori che forniscono software open source gratuitamente specifica che qualsiasi modifica apportata al software non può essere venduta, sebbene possa essere distribuita gratuitamente. Qualsiasi tentativo di vendere modifiche al software open source può comportare azioni legali e civili. Alcuni autori open source chiedono donazioni volontarie al momento del download dei loro programmi, sebbene i programmi non siano tecnicamente venduti.
L’autore del software con una licenza open source può controllare il modo in cui le modifiche vengono distribuite richiedendo che i modificatori aggiungano informazioni specifiche al codice sorgente. Esistono quattro modi distinti per richiedere il controllo dei codici sorgente modificati. Il primo è chiamato trasparente, in cui l’autore che modifica deve mantenere il codice originale e tutte le modifiche trasparenti in modo che tutti possano vedere cosa è stato fatto.
La seconda richiesta è nota come ricombinante. In questa richiesta, l’autore consente solo ai modificatori di modificare o riorganizzare il codice esistente nel codice sorgente, ma gli è vietato aggiungere i propri codici aggiuntivi. La terza richiesta si chiama accreditata e l’autore chiede semplicemente che la sua opera sia accreditata come originale e che eventuali modifiche successive siano etichettate con crediti per la persona che ha apportato le modifiche. L’ultima richiesta che l’autore può fare è nota come circolante, e chiede che il software originale con la licenza open source rimanga scaricabile in uno stato non modificato ed etichettato come originale.